
Turismo sostenibile? Nei sondaggi l'idea viene apprezzata, ma la realtà è un'altra: malgrado le diverse crisi internazionali gli svizzeri viaggiano tanto quanto prima della pandemia. L'esperto di turismo Jürg Stettler si dice sorpreso e avverte: la situazione potrebbe cambiare molto rapidamente. "Attualmente le persone prenotano come non mai", afferma il professore alla Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU) in un'intervista pubblicata oggi dal portale Watson. "Viaggiare è considerata una grande esigenza. Le motivazioni stanno cambiando solo lentamente e soprattutto a causa delle opportunità. Durante il periodo del coronavirus non si poteva: ora è possibile e anche se è diventato un po' più costoso possiamo permettercelo perché stiamo ancora bene economicamente".
"Non me l'aspettavo"
"Fondamentalmente sono sorpreso che l'attività turistica stia proseguendo in modo relativamente normale", osserva il docente. "Se avessi dovuto fare una previsione sulla scia della guerra in Ucraina e dell'amministrazione Trump mi sarei aspettato un impatto maggiore sulle prenotazioni. In realtà non è ancora successo molto dal punto di vista economico. L'economia è sorprendentemente stabile. E i consumi dipendono dalla congiuntura. Se si ha un alloggio, abbastanza da mangiare e qualcosa che avanza, si inizia a viaggiare. Anche i mercati azionari sono stabili al momento, a parte un calo all'inizio di aprile. Questo è particolarmente importante per gli americani, poiché la loro prosperità è molto più direttamente legata al mercato azionario rispetto alla nostra".
"La situazione è fragile"
Si tratta di vedere però quanto stabile siano le condizioni globali. "Non faccio previsioni politiche. Ma per quanto le cifre possano sembrare buone al momento, credo che la situazione sia molto fragile. Finora ci sono state soprattutto minacce sulla scena politica e di recente c'è stato un accordo tra Stati Uniti e Cina. Se la guerra dei dazi dovesse davvero entrare nel vivo, la situazione potrebbe cambiare rapidamente".
La nicchia dei viaggi sostenibili
Quello che appare chiaro è che le speranze, nate durante la pandemia, di un modello di viaggio più rispettoso dell'ambiente non si sono concretizzate. "Nel complesso, siamo davvero molto vicini al comportamento pre-coronavirus. I viaggi consapevoli e sostenibili rimangono una nicchia e sono molto più evidenti nei sondaggi che nei comportamenti reali", conclude lo specialista.