
Tanti applausi e parecchie risate in sala hanno accompagnato la proiezione stampa di “Life During Wartime”, del regista americano Todd Solondz. Il film corale è il proseguimento di “Happiness”, pellicola che il regista ha girato nel 1998. Dove ai protagonisti tornano, dal passato, a perseguitarli fantasmi. Mentre il tema del perdono ammanta la trama attraverso storie d’amore che si intrecciano, nel tentativo di offrire un contraltare all’oblio. “Amici, parenti ed amanti lottano per trovare amore, perdono e senso in un mondo devastato dalla guerra e intriso di commedia e pathos” è infatti il sottotitolo di questo riuscitissimo film. Il Festival ha presento ieri anche un film che farà parlare di sé: "Francesca". Presentato oggi nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia e diretto dal regista romeno Bobby Paunescu. La trama racconta la storia di Francesca, maestra d'asilo romena che sogna di aprire un asilo per bambini emigrati in Italia. "E' una storia sulla crisi di identità che permea la società degli ex Paesi comunisti". Nel film i protagonisti isultano due politici italiani, Alessandra Mussolini e Flavio Tosi, che in passato si erano espressi duramente nei confronti dei romeni. Spiega il regista: "Scrivere quella scena non è stato un attacco o una scelta politica, ho semplicemente raccontato una possibile reazione, quando la signora Mussolini, a seguito dell'orrendo crimine della signora Reggiani, disse che i romeni hanno lo stupro nel dna, mi sono sentito tradito, perché avendo vissuto in Italia a lungo e sentendomi metà italiano, avevo anche compreso e capito le prime reazioni a quel terribile fatto, dopo il quale infatti ho sentito fortemente l'esigenza di scrivere questa sceneggiatura". Il film è stato accolto da numerosi applausi sia alla proiezione stampa, sia in quella pubblica.Oggi invece sarà in scena un film su Silvio Berlusconi. Partito come un piccolo film indipendente e destinato al pubblico svedese in "Videocracy" (che viene presentato a Venezia come evento congiunto della Settimana della Critica e delle Giornate degli Autori) non ci sono gli scandali né i processi, ma il premier viene colto come creatore della tv commerciale in Italia. "Videocracy" racconta "il berlusconismo", ovvero gli effetti di quella tv commerciale sul tessuto culturale dell'Italia. "Chi avrebbe mai pensato - ha detto stamani presentando il film il regista Erik Gandini - che quegli spogliarelli casarecci delle prime tv commercilai fossero l'inizio di un impero?" Racconta il regista: "Il film è pensato per spiegare il successo di Berlusconi ai miei amici svedesi, visto che lì vivo. Ma il fatto che abbia trovato questo riscontro in Italia è una sorpresa totale". Attenzione amplificata dal no di Mediaset e Rai a trasmettere gli spot pubblicitari del film, che sarà nelle sale da domani: "Credo che a far paura sia stato l'uso delle immagini, il mio raccontare il mondo delle veline, dei soldi, del successo effimero della tv". Nel film oltre Berlusconi si parla di Briatore e c'è una lunga intervista a Lele Mora. L'altra presenza forte è quella di Fabrizio Corona: "Ho cominciato a firlmarlo due anni fa- racconta ancora Erick Gandini - se si vuole capire questo mondo, lui è uno dei personaggi più interessanti. Mi ha fatto capire tante cose, così come gli altri intervistati. Io voglio soprattutto comprendere i meccanismi, e mi piace l'idea di non essere uno spettatore passivo di questa televisione, ma di poter raccontare la mia versione delle cose". E Fabrizio Corona - che nel film appare anche nudo sotto la doccia - ha già annunciato di non volersi perdere questa sera la proiezione per il pubblico che si preannuncia affollata. Il film più atteso di oggi è il remake di Werne Herzog "Il cattivo tenente" con Nicolas Cage
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