
Simone Biles e altre 90 vittime di Larry Nassar chiedono all’FBI un miliardo di dollari per la cattiva gestione delle accuse di molestie sessuali mosse contro l'allora medico del team americano di ginnastica. Le azioni legali - avviate in base alla legge del 1946 che rende gli Stati Uniti responsabili per “negligenza e omissioni di ogni dipendente del governo nell’ambito del ruolo svolto” - seguono la decisione del Dipartimento di Giustizia di non perseguire i due agenti dell’FBI che nel 2015 hanno sottovalutato le accuse presentate e ritardato le indagini su Nassar, consentendogli di continuare a molestare ragazze per più di un anno prima dell'arresto da parte delle autorità del Michigan.
“L’FBI era a conoscenza dei fatti”
“Siamo state tradite da ogni istituzione che avrebbe dovuto proteggerci. È chiaro che a questo punto l'unica strada perseguibile per ottenere giustizia è quella legale”, commenta la ginnasta medaglia d’oro nel 2012 McKayla Maroney puntando il dito contro il Comitato Olimpico americano, la Federazione di ginnastica statunitense, il Federal Bureau e il Dipartimento di Giustizia. “Se l’FBI avesse svolto semplicemente il suo lavoro, Nassar sarebbe stato fermato e non avrebbe avuto la possibilità di abusare di altre centinaia di ragazze, inclusa me”, le fa eco Samantha Roy, ex ginnasta della University of Michigan. “L’FBI sapeva che Nassar era un pericolo nel 2015 ma per 421 giorni ha lavorato” con la federazione di ginnastica e il Comitato Olimpico “per nascondere le informazioni” tuona Maggie Nichols, l’ex ginnasta della nazionale americana.
Malgrado le testimonianze non lo fermarono subito
Nel 2017 Nassar è stato condannato a un massimo di 175 anni di carcere per aver molestato centinaia di ragazze e donne, incluse le ginnaste americane delle Olimpiadi del 2012 e del 2016. Gli agenti dell’FBI dell'ufficio di Indianapolis avevano ricevuto prove sui reati di Nassar nel 2015 e avevano interrogato le atlete, ricevendo testimonianze molto dettagliate. Ma decisero di non accelerare l'indagine e di non fermare il medico-molestatore. Un mancato stop che ha consentito a Nassar di continuare i suoi abusi fino al suo arresto nel 2016.
Una reputazione intatta
I due agenti dell'ufficio dell’FBI di Indianapolis, W. Jay Abbott e Michael Langeman, sono stati accusati dall'ispettorato generale del Dipartimento di Giustizia di aver dichiarato il falso agli investigatori che cercavano di far luce sul loro operato, ma a loro carico non è arrivata nessuna accusa penale da parte del Federal Bureau o del Dipartimento di Giustizia. I due, uno licenziato e l'altro andato in pensione, restano quindi sulla carta con una reputazione intatta, lasciando il conto da pagare, a prescindere dai risarcimenti, alle centinaia di ragazze tradite dal sistema al quale avevano chiesto aiuto.
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