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Un tuffo nel cörsivœ
Redazione
3 anni fa
Parlare in corsivo è un trend che sta spopolando tra i più giovani. Una cadenza nata per scherzo che non sembra preoccupare il linguista Alessio Petralli: “È uno scherzo della rete, un non problema”

Parlare in corsivo. Anzi, se voleste leggerlo correttamente dovremmo scrivere cörsivœ. Chi usa i social quasi sicuramente avrà visto un video in cui il protagonista parla con quella cantilena un po’ strana, caratteristica di questo nuovo modo di esprimersi che è nato per imitare scherzosamente il linguaggio dei giovani milanesi. Anzi, se si ha la voglia di imparare a parlare in corsivo c’è anche la “professoressa” Elisa Esposito, fenomeno dei social nelle ultime settimane.

Cos’è il corsivo
“Il corsivo”, ha spiegato il linguista Alessio Petralli a Ticinonews, “si riferisce ad un carattere a stampa inclinato in un certo modo, ed è qualcosa di molto italiano. È stato inventato da Aldo Manuzio, grande editore e umanista del '500. Con l'oralità ha poco a che vedere anche se ultimamente c'è chi ha riflettuto sul fatto che si può parlare ed esprimersi in corsivo.”

E il cörsivœ?
“È uno scherzo della rete, un non problema”, ha risposto Petralli. Ma non è un crollo della civiltà italiana questo corsivo? “Penso proprio di no, da che mondo è mondo i giovani cercano di distinguersi in tutti i modi. Prima su Facebook, poi su Instagram e ora TikTok. In futuro dovranno fare ancora qualcosa di diverso”, ha spiegato il linguista. “Giustamente, cercano di smarcarsi dai “boomer” così invadenti”. Ma cosa ne pensa l’esperto degli insulti che sta ricevendo la professoressa di corsivo? “Non pensiamo mai che il codice lingua sia fondamentale, è quello che ci distingue e quando andiamo a toccare questo codice così privilegiato anche la persona normale si interroga e si chiede cosa stia succedendo, quindi prende le proprie contromisure e magari si arrabbia anche molto”, ha risposto Petralli.

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