
Quando gli vediamo nei film hollywoodiani ci danno l'impressione di essere efficienti e dalla vita lavorativa soddisfacente.Ma, in realtà, i grandi uffici open-space risultano dannosi per la salute.A rivelare questa verità è uno studio di matrice australiana condotto dal Dr. Vinesh Oomen e dal suo team presso la Queensland University of Technology di Brisbane.Una pillola di storia: gli uffici open space, grandi spazi suddivisi in varie postazioni per il personale, vennero teorizzati da Frederick Winslow Taylor nell'800; Taylor era infatti convinto che una simile struttura avrebbe migliorato la produttività aziendale, ridotto i tempi morti e avrebbe consentito un maggiore controllo sui dipendenti da parte dei capi reparto.Oggi, a distanza di due secoli dalla teoria di Taylor, viene invece dimostrato come tale sistema lavorativo abbia ripercussioni negative nei confronti della salute psicofisica di coloro i quali ci lavorano.Per la ricerca il team di studiosi ha preso in esame alcuni studi, inerenti gli effetti degli ambienti lavorativi aperti e collettivi sul lavoratore, già effettuati in passato.Analizzando questi dati hanno riscontrato che nel 90% dei casi insorgono problemi legati alla salute di chi lavora in simili ambienti; i rischi verso il dipendente sono: aumento di stress e aggressività, aumento della pressione arteriosa, aumento del rischio di esaurimenti nervosi e possibilità di contrarre facilmente malattie contagiose come, ad esempio, l'influenza.I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul quotidiano britannico “Daily Mail”.Ma quali sarebbero le cause scatenanti nell'insorgenza di tali effetti?Secondo il Dr. Oomen ed il suo team, le cause sarebbero: la mancanza di privacy (non si può fare una telefonata senza che qualcuno ci ascolti o, semplicemente, il fatto di non poter utilizzare il pc senza che qualcuno veda cosa si sta facendo), il sovraffollamento, il rumore e la confusione dovuti al fatto di non avere uno spazio proprio; tutti questi fattori renderebbero il dipendente insicuro, nervoso e aggressivo portando ad un calo di concentrazione sul lavoro con un conseguente calo della produttività.Il Dr. Oomen tiene a precisare come, nei grandi uffici open space, cresce il rischio di scontri tra colleghi; osserva inoltre che per quanto il dipendente in persona decida di personalizzare il proprio "box", con foto piuttosto che con vari oggetti personali, quasi nessuno evita un aumento dello stress, dell'insicurezza e dell'aggressività conseguenti alla mancanza di uno spazio personale.Tali problemi non sono unicamente legati alla sanità, ma anche all'azienda stessa se consideriamo che deve pensare a sostituire il dipendente malato e a dover rischiare di far fronte ad un calo di produzione.
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