Santa Sofia è in pericolo e la minaccia arriva dal respiro dei turisti. Lo sostiene uno studio condotto da alcuni scienziati giapponesi, secondo i quali la calca di visitatori che ogni giorno affolla l'ex Basilica cristiana a Istanbul minerebbe pericolosamente le strutture portanti dell'edificio, a causa dell'umidità creata dalla massa.I risultati dello studio sono stati resi noti a Tokyo e il 16 febbraio i responsabili dello studio arriveranno nella città sul Bosforo, dove saranno ricevuti da Haluk Dursun, direttore del Museo di Santa Sofia.Da tempo infatti la direzione del Museo, che viene visitato ogni anno da due milioni e mezzo di persone, pensa di introdurre visite scaglionate in modo tale che solo una determinata quantità di turisti possa essere presente nella Basilica nello stesso momento.Santa Sofia ha una storia lunga quasi 1.700 anni. Costruita ai tempi di Costantino, crollata più volte, fu trasformata prima in moschea e poi in museo per volere di Mustafa Kemal Ataturk, il fondatore dello Stato moderno.È considerata una delle testimonianze più importanti dell'arte bizantina.Tiscali notizie

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata