
Dopo alcuni mesi di pausa torna Piazza del Corriere l’appuntamento del martedì sera su Teleticino. Gianni Righinetti ha illustrato al CdT gli ingredienti che caratterizzeranno la trasmissione: "Sono stati mesi di pausa che, dopo anni di ininterrotta messa in onda della trasmissione il martedì sera, credo di poter dire siano stati positivi. Ogni tanto, già il solo fatto di fermarsi un poco dà la possibilità di ripartire con maggior entusiasmo e forse anche il telespettatore sarà motivato nel seguire un format rilanciato con uno scopo ben preciso. Una trasmissione che, nella routine settimanale dei temi e degli ospiti, mostrava un po’ di stanchezza.
"Se devo indicare qualche ingrediente direi di puntare sulle spezie: pepe, sale e quanto basta di peperoncino. Piazza del Corriere nel format Speciale elezioni parte domani, 8 gennaio, e vi terrà compagnia per otto serate il martedì, fino al 26 febbraio, giusto in tempo per entrare nel clima delle vacanze di carnevale, l’ultimo momento di tregua da qui alle elezioni cantonali del prossimo 7 aprile".
In tal senso, per la politica il tempo dei regali è ormai terminato e, al contrario, è ora di affilare i coltelli in vista delle elezioni cantonali di aprile. Cosa proporrà Piazza agli spettatori in queste 8 puntate speciali?"Cominciamo con il dire che a confrontarsi saranno i candidati al Consiglio di Stato. Ma di regali non intendo farne, come credo pure che i politici siamo ben coscienti che il voto non lo dona più nessuno con troppa facilità. La serie che proporremo su Teleticino metterà a confronto 5-6 candidati per 75 minuti di intenso dibattito. In passato andava di moda stabilire il tema delle singole puntate. Così una settimana si dibatteva di ecologia, l’altra di economia, poi di sanità, ma anche di sicurezza. Ebbene, questa visione appare superata perché sono convinto che un politico che si presenta chiedendo fiducia di Governo deve essere in grado di districarsi su tutti i temi della politica. Quindi sappiate che tutte le puntate avranno un unico titolo “La corsa al Governo”, ma a scandire i temi sarà l’attualità stretta, anche quella di giornata. Commenteremo i fatti appena accaduti e guarderemo a quelli che stanno maturando. A cambiare, di martedì in martedì, saranno gli ospiti. E, come dico sempre in campagna elettorale, al bando saranno il politichese e le frasi fatte. Chiedo ai politici di essere spontanei, genuini e determinati".
La posta il 7 aprile è alta e gli animi, di politici e non solo, sono infiammati. Ma in guerra tutto è permesso o gli ospiti in studio dovranno rispettare delle regole ben precise?"Non intendo mettere troppi paletti. Chiedo spontaneità, ma parlare di guerra è forse un po’ eccessivo. Comunque ritengo che non ci siano temi o domande tabù, basta usare il tono e i termini giusti. I politici che partecipano alle nostre trasmissioni sanno bene che non sono abituato a confezionare strette scalette da seguire passo per passo e che non per forza conduco il dibattito con la costanza di movimenti tipici della cottura della polenta, mescolando in senso orario senza dare scossoni e mantenendo una successione perfetta tra gli interpellati. A Piazza l’imprevisto è sempre possibile".
Detto di Piazza, cosa succederà invece a La domenica del Corriere?"La domenica del Corriere da settembre a dicembre ha permesso di mettere a confronto due personalità alla volta su temi puntuali per 45 minuti tirati. È stata un’esperienza positiva che ci ha permesso di approfondire le tematiche più calde. Ma questo è possibile quando ci sono pochi ospiti, mentre nei dibattiti di 4-6 persone risulta molto più complesso. La domenica del Corriere non va in pensione, solo nel frizzer. Prevediamo che possa tornare ancora nel corso della campagna per le cantonali, rientrerà anche lei nei format preelettorali, come sarà il caso anche per altre trasmissioni di Teleticino. Ma al momento è inutile anticipare tutte le mosse. Con Matteo Pelli e Sacha Dalcol vi terremo informati sulle trasmissioni che caratterizzeranno l’accompagnamento di Teleticino alle elezioni".
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