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Sulle orme di Hitler nasce il “Movimento veganista emergente”
Sulle orme di Hitler nasce il “Movimento veganista emergente”
Sulle orme di Hitler nasce il “Movimento veganista emergente”
Redazione
7 anni fa
Il movimento nato in Sud America rispolvera teorie appartenenti a gerarchi nazisti: “Il mondo del futuro sarà vegetariano”

L’obiettivo principale di chi sceglie di mangiare vegano è quello di porre fine, partendo dal proprio piccolo, allo sterminio industrializzato nonché allo spreco di miliardi di animali.

Tuttavia, seppur mossi da una base di buoni principi, diversi sono coloro che mostrano atteggiamenti aggressivi verso chi intende mantenere una dieta onnivora. Tra i cosiddetti “estremisti”, specialmente in America Latina, c’è chi ha addirittura aderito al “Movimento veganista emergente” fondato dal leader boliviano Pablo Adolfo Santa Cruz de la Vega.

Si tratta di una rivisitazione in chiave esoterica del nazionalsocialismo, che vede proprio in Adolf Hitler la fonte di ispirazione. “Il mondo del futuro sarà vegetariano” aveva detto il Führer che, assieme ad altri gerarchi nazisti, nel 1942 si fece promotore di una teoria secondo cui l’uomo non è che “il microbo più pericoloso che si possa immaginare”.

Di qui la sua credenza nella reincarnazione, la sua alimentazione vegetariana, le sue leggi contro la vivisezione degli animali, ma non certo contro quella degli uomini. La legge sulla vivisezione del 16 agosto 1933 fu presentata proprio come una risposta alla posizione della Chiesa e dell’ebraismo, colpevoli, a detta del regime, di voler “approfondire ed allargare l’abisso tra l’uomo che ha l’anima e gli animali senza anima”.

Insomma, pare che l’uomo più temuto del XX secolo fosse un amante della natura, e che condannasse l’uccisione involontaria di un insetto, mentre commetteva atroci crimini contro l’umanità. Questo è il guru degli aderenti al movimento, che si impegnano attivamente nella rivisitazione creativa di alcuni testi e della storia stessa, arrivando a sostenere che ci siano cose che i libri non dicono, come che, si legge sul loro sito, “la seconda guerra mondiale iniziò con l’uccisione di tedeschi etnici a Blomberg, in Polonia, che provocò la spedizione militare punitiva dell’esercito tedesco. Francia e Inghilterra furono quelle che dichiararono guerra alla Germania, indifferenti ai bambini smembrati e alle donne tedesche a Blomberg, strumenti del potere della banca sionista che cercava la guerra mondiale contro la Germania. I criminali di guerra contro civili innocenti sono i ‘santi’ Roosevelt e Churchill, poi ci sono i massacri dei prigionieri tedeschi, mentre la Shoah è una falsità…”.

Il movimento veganista arriva, dunque, agli estremi e allarga i propri presunti campi di competenza, dando alle semplici abitudini alimentari connotazioni mistiche e politiche. Insomma, credenze che superano i limiti dell’assurdo, e che, si spera, restino un fenomeno circoscritto.

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