
È nata come una scommessa fra amiche si è trasformata in uno scandalo a luci rosse che sta infiammando il web e il Salento. Un video hard amatoriale tra una universitaria di Mesagne e un suo docente è finito misteriosamente in rete. L'incontro sessuale era stato organizzato per scommessa tra un gruppo di studentesse. Tutto comincia il 17 luglio scorso, quando alle 17.56 un certo Anonimus, questo il suo nickname, inserisce sul sito Youporn il filmato di un incontro sessuale di 39 minuti tra una ragazza e un uomo. L'identità di Anonimus è stata poi svelata dalla polizia postale: il responsabile è stato denunciato. L'incontro sessuale è stato registrato di notte, in un'utilitaria. Le riprese sono scure e un po' mosse, ma non lasciano dubbi. L'uomo è bendato, ma la ragazza fa in modo che entrambi vengano ripresi dalla telecamera, probabilmente montata sul cruscotto dell'autovettura. Da quello che si dicono i due amanti nel video è chiaro che l'uomo sa di essere ripreso ed è consapevole che quelle immagini serviranno a provare la veridicità dell'accaduto, ma la cosa non sembra preoccupare nessuno dei due, ignari invece che quell'incontro avrebbe avuto un epilogo pubblico. Scommessa vinta e risultato raggiunto, quindi, ma quello che doveva limitarsi a essere soltanto un gioco trasgressivo diventa, nel giro di poco tempo, molto di più. Il filmato passa di mano in mano, circolano copie in formato mp4 tra gli studenti e ad Anonimus viene in mente di diffonderlo su internet. Quelle immagini, dal titolo ammiccante, "Una donna di Mesagne tradisce il marito" diventa cliccatissimo dai frequentatori dei siti porno di tutta la regione già a fine gennaio. La disinibita e ignara studentessa diventa una diva del porno della porta accanto, il professore il compagno di una performance amatoriale di dominio pubblico. La notizia passa di bocca in bocca e alla fine qualcuno riconosce la biondina all'interno dell'autovettura. Anche in questo caso, i dati sull'identità della studentessa si diffondono alla velocità della luce. La ragazza appresa la notizia fa scattare la denuncia contro ignoti. Le indagini della polizia postale portano subito un risultato. Gli agenti individuano il computer dal quale è stato caricato il video e il responsabile dell'illegale divulgazione. Guai seri, per il giovane leccese che si ritrova accusato dal pubblico ministero Emilio Arnesano di diffamazione e diffusione illecita di dati personali sensibili e diffusione di materiale pornografico. Non è lui l'uomo ritratto nel filmato hard, ma poco conta. Dopo la chiusura delle indagini preliminari, si da già per scontato il rinvio a giudizio. Intanto, l'indagato, difeso dagli avvocati Alberto Pepe e Federico Pellegrino, ha ammesso di essere stato lui a divulgare le immagini anche se non si sa ancora perché lo abbia fatto né vuole saperne di spiegare come ne sia entrato in possesso. Davanti agli inquirenti ha preferito tacere avvalendosi della facoltà di non rispondere. Su di lui penderebbe anche la denuncia del professore universitario: al momento le sue generalità sono rimaste ignote. repubblica.it
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata