L'analisi
Shakira e le "frecciatine" diventate un vero e proprio fenomeno
Redazione
un anno fa
La metafora “hai scambiato una Ferrari con una Twingo” sta facendo il giro della rete. Arriva direttamente dall’ultima canzone di Shakira e ci racconta di come i social siano capaci di creare storie, pubblicità e profitti. Ne abbiamo parlato con Eleonora Benecchi, docente-ricercatrice dell’Istituto di media e giornalismo dell’USI.

Il principe Harry non è certo l’inventore del lavaggio dei panni sporchi in pubblico. Nell’industria musicale è piuttosto comune prendere ispirazione – per così dire – da relazioni fallite per realizzare hit che scalano rapidamente le classifiche. L’ultima in ordine di tempo è Shakira con il suo "Music Sessions #53": 3 minuti e 33 secondi di elettropop prodotti dall’argentino Bizarrap. Più che la melodia, a far parlare è il testo della canzone: si tratta di un per niente velato "dissing", in altri termini un brano pieno di accuse e frecciatine rivolto all’ex compagno, il calciatore Gerard Piqué e alla sua nuova compagna, Clara Chia. La canzone è uscita dallo stretto confine delle radio e delle piattaforme di streaming per approdare sui social media, dove il brano è stato ripreso dagli internauti e riadattato in mille modi diversi.

Dalla radio ai social

I social hanno consacrato quale parte più celebre della canzone le frasi “Hai scambiato una Ferrari con una Twingo. Hai scambiato un Rolex con un Casio”. Forse la metafora non è dantesca, ma il suo successo su piattaforme come Instagram e Tik Tok è stato travolgente. Fra i trend nati nelle ultime ore c’è un filtro che ti dice se sei una Ferrari o una Twingo, così come un Rolex o un Casio. Una sorta di quiz sui cui addirittura la Guardia Civil spagnola ha detto la sua risposta direttamente sul suo account Tik Tok: Entrambe devono passare dai suoi controlli stradali. Per non parlare poi di Instagram, che con la storia è convolata a nozze, anche alle nostre latitudini.

Cosa è tutto questo trambusto?

Certo che non sapere cosa sia successo e trovarsi da un momento all’altro il telefono pieno di video e meme su Rolex, Casio e Twingo può essere strano. Per capire i motivi dell’interesse verso queste marche in molti hanno cercato informazioni in rete e i trend di Google parlano da soli: nell’ultimo anno il termine “Casio” non è mai stato ricercato così tanto come questa settimana. Una celebrità per la marca giapponese d’orologi a cui forse ha pure contribuito lo stesso Piqué, che dopo l’uscita della canzone ha scherzato durante una diretta sul social Twitch, annunciando che la Casio avrebbe sponsorizzato la Kings League, una nuova competizione calcistica da lui ideata. A questo si è anche aggiunto il video di lui a bordo di una Twingo.

Spettacolo, tendenze e pubblicità ai marchi

Se una normale persona dovesse iniziare a lanciare frecciatine in una canzone probabilmente non scatenerebbe tutto questo interesse. Ma qui si parla di una delle cantanti di maggior successo dei nostri giorni e di un calciatore che ha militato nelle squadre più blasonate. La rottura della loro storia diventa così un grande spettacolo pubblico, capace di movimentare i motori di ricerca, di creare nuove tendenze sui social, di fare pubblicità a dei marchi ma anche alle stesse persone coinvolte. E tutto questo non può fare a meno di generare soldi… Si stima che finora Shakira abbia guadagnato dalla sua canzone oltre 2 milioni e mezzo di dollari.

Parola ad un esperta

Sono diversi gli spunti di riflessione che si legano a questo episodio, partito come un semplice litigio fra ex e diventato poi, come detto, un vero e proprio "dissing" che ha spopolato sul web in ogni sua forma. A Ticinonews ne abbiamo parlato con Eleonora Benecchi, docente-ricercatrice dell’Istituto di media e giornalismo dell’USI. “Ammetto che non siamo gli unici ad aver fatto questa sorta di percorso inverso, ovvero partire dal fondo per andare a capire l’origine di un meme o di un’immagine che si trova sui social”, spiega Benecchi. Per la docente è interessante il fatto che le ultime ricerche all’USI, in particolare quelle incentrate sui giovani, hanno svelato un meccanismo: "Spesso il primo contatto che abbiamo con l’informazione – che sia giornalistica o di gossip – avviene attraverso un social o un meme”. Con queste informazioni di “seconda mano” si vanno poi a ricostruire i riferimenti originari. “È chiaro che quando ricircola un’informazione come questa, alla fine sono solo alcuni gli elementi che vengono cristallizzati, in questa caso dei brand”. In questo modo l’informazione si semplifica infinitamente: "La canzone di Shakira è molto più complessa della frase che nelle ultime ore è diventata nota. Allo stesso modo un’informazione giornalistica è molto più complessa di quello che viene riassunto in un meme, però queste notizie ‘più digeribili’ oggi funzionano estremamente bene”. Un rischio o un’opportunità per i media tradizionali? “Entrambe: va sottolineato che i media tradizionali spesso amplificano questo circuito di feedback per cui in un certo gruppo o ambiente sociale accade qualcosa che arriva sui social e spesso questo viene ripreso dai media tradizionali che lo amplificano”.

Qui l’intervista completa