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SeaOrbiter, la prima nave verticale
Redazione
16 anni fa
Il suo compito sarà quello di indagare e scoprire i segreti di flora e fauna sottomarina

E' stata definita, ma lo è anche di fatto, la prima nave verticale della storia. Il suo compito sarà quello di indagare e scoprire i segreti di flora e fauna sottomarina. Ci riferiamo all'avveniristico progetto dell'architetto francese Jacques Rougerie, la "SeaOrbiter".Questa è una stazione oceanografica fluttuante a forma di pinna. E' costruita principalmente in alluminio ed è alta (già, perché qui non si può parlare di lunghezza) 51 metri. La sua parte più grande sarà situata a 31 metri sotto il pelo dell'acqua.Non solo per scoprire la flora e la fauna sottomarina: un secondo compito che i promotori vogliono affidare a SeaOrbiter, sarà quello di indagare sul legame vigente tra riscaldamento globale e oceani. Gli oceani, infatti, assorbono circa un quarto delle emissioni totali di anidride carbonica.Questa sarebbe la prima vera stazione sottomarina mobile, si perché di stazioni sottomarine già ne esistono, come l'Aquarius in Florida, ma sono tutte fisse. La SeaOrbiter avrà invece la possibilità di muoversi grazie alla forza delle correnti e, altra caratteristica non indifferente, permetterà all'essere umano di sostare negli abissi per lunghi periodi di tempo.Una volta ultimata, sulla SeaOrbiter viaggeranno 6 membri dell'equipaggio, 6 scienziati e 6 dottori. E saranno proprio i dottori a studiare il comportamento degli uomini nei fondali marini.Il gioiello marino ha un costo di 35 milioni di euro e Rougerie è già riuscito a ricavare finanziamenti pari alla metà. E nei prossimi mesi è certo di riuscire a trovare il resto dei soldi. Il sogno dello studioso è quello di riuscire, un giorno, a varare sei vascelli entro i prossimi dieci anni.Tra i membri dell'equipaggio che salperanno con il primo modello, troviamo anche il nome di Jean-Loup Chrétien, il primo astronauta francese della storia, che si occuperà del sistema anti-collisione di cui sarà dotata SeaOrbiter, il quale si basa sulle medesime tecnologie del sistema anti-collisione della Stazione Spaziale Internazionale.Ma probabilmente, ed anche giustamente, i riflettori non saranno puntati tanto sull'astronauta, quanto invece sull'architetto Rougerie che oltre ad essere l'artefice del gioiello dell'ingegneria marina è famoso in tutto il mondo per le sue costruzioni sottomarine. Una piccola curiosità, la prima volta che pensò ad una nave verticale fu dieci anni fa.E lo stesso architetto ci svela che solo un anno fa c'erano solo il 50% di possibilità che la nave verticale venisse costruita. Nettamente più ottimistiche le previsioni attuali, che quotano la costruzione della stessa con una certezza pari al 90%.E Rougerie continua dicendo che SeaOrbiter ci darà una nuova visione sugli studi sottomarini. Infatti, come detto sopra, le basi sottomarine attuali sono tutte immobili ed agli studiosi tocca l'osservazione dei fondali solo attraverso immersioni. Ma queste durano quanto dura lo stesso ossigeno contenuto nelle bombole. Mentre avendo a disposizione una base sottomarina mobile, sarà possibile osservare gli stessi fondali per lunghi periodi di tempo e senza interruzioni di sorta.Ed il sessantaquattrenne architetto francese continua dicendo che la sua nave segnerà un'importante passo anche per comprendere le variazioni di temperatura sottomarina. Negli ultimi 50 anni si è infatti scoperto che anche i fondali marini presentano delle stagioni per cui fioriscono piante, crescono foreste e vi è vita. Sempre stando all'architetto Rougerie, il cibo e la medicina del futuro arriveranno dal mare. E per concludere aggiunge che solo ora l'uomo sta cominciando a comprendere quanto gli oceani siano determinanti per l'equilibrio della Terra.

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