
Uno dei temi più dibattuti, quando si parla di misure restrittive contro la diffusione del Covid-19, è quello sui luoghi del contagio. In Svizzera i servizi per il tracciamento dei contatti a rischio hanno il fiato corto e la grande parte delle infezioni non possono essere attribuite a un luogo o all’altro, a un’attività o a un’altra. Un grosso limite quando si tratta di imporre delle chiusure: se vi fossero delle prove che questo o quel settore, infatti, sia in effetti responsabile di una grande percentuale di infezioni, il discorso sarebbe chiuso e le misure più efficaci.
Quante particelle inaliamo?
Uno studio tedesco, svolto dall’Hermann Rietschel Institut della Technischen Universität di Berlino, ha cercato di dire la sua sul tema, calcolando la possibilità di inalare particelle di aerosol di Sars-Cov-2 in diversi ambienti e in diverse situazioni. Questo, sottolineano gli autori, non permette di valutare il “rischio assoluto” di infezione (questione non sufficientemente studiata, come dicevamo), ma la dose di virus con cui si è entrati in contatto è facilmente calcolabile. Lo studio completo lo trovate qui.
Tasso di rischio
Per classificare i luoghi più o meno rischiosi, i ricercatori berlinesi hanno valutato a quante persone si rischia di trasmettere il virus se una persona infetta entra in un ambiente, sulla base del tempo trascorso, dell’aerazione degli spazi, del tipo di attività e dell’occupazione dei locali e delle misure di protezione adottate. I risultati ribaltano alcune convinzioni e ne confermano altre. Al supermercato con maschera, il rischio è pari a 1. Fare la spesa diventa quindi la pietra angolare della contagiosità, su cui paragonare gli altri luoghi.
Teatri e musei
I luoghi potenzialmente meno pericolosi sono teatri e musei con un’occupazione del 30% dei posti a sedere e con l’obbligo di mascherina. Il rischio è di 0.5, la metà che al supermercato. Sale allo 0,6 se l’occupazione dei posti è del 40%. Se al cinema, invece, si prevede di non indossare una protezione sul viso, il tasso di contagiosità sale a 1 anche con un’occupazione del 30%.
Trasporti
Anche i trasporti pubblici appaiono meno pericolosi. Va però detto che i ricercatori non chiariscono i parametri di occupazione utilizzati, ma visto il risultato si tratta verosimilmente di mezzi pubblici in cui l’utenza è seduta, ordinata e distanziata. Indossando la mascherina, scrivono, il rischio è di contagiare 0,8 persone. Più pericolosi i mezzi a lunga percorrenza, con un viaggio di 3 ore e l’occupazione della metà dei posti, saliamo a 1,5.
E i ristoranti?
Uno dei temi più dibattuti in Svizzera, soprattutto in questi giorni, è quello dei ristoranti. Una cena fuori è più o meno rischiosa di una spesa al supermercato? Secondo i ricercatori lo è di più. Con un’occupazione di un quarto dei tavoli, si legge, il tasso è 1. Salendo alla metà dei posti a sedere, si sale a 2,3. In palestra, invece, il pericolo è di 1,4, nel caso in cui l’occupazione sia limitata al 30% e tutti indossino la mascherina. Senza maschera e con un’occupazione al 50%, invece, si sale a 3,4. In piscina, invece, il valore è 2,3.
Scuole e uffici
I luoghi pericolosi, però, secondo i ricercatori tedeschi, sono altri: la scuola e gli uffici. In un open space con solo un quinto dei lavoratori che indossano la mascherina, il pericolo è già fissato a 1,6. Se si toglie la mascherina e si porta l’occupazione al 50%, il rischio è cinque volte superiore. Con una persona contagiata, rischiano di contrarre il virus altre otto. Nelle scuole superiori, invece, con solo la metà degli studenti e la mascherina il rischio è di 2,9. Senza mascherina e con tutti in classe, siamo a 11,5.
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