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E ora i bambini si ammalano in estate
Foto CdT/Zocchetti
Foto CdT/Zocchetti
Redazione
3 anni fa
In Germania e Svizzera i pediatri stanno notando un sensibile aumento delle infezioni alle vie respiratorie nei bambini. La causa è la fine delle misure di protezione contro il Covid-19, che hanno “messo in pausa” per un anno il sistema immunitario

È un fenomeno apparentemente strano quello a cui medici e pediatri tedeschi stanno assistendo. Pur essendo in estate, numerosi bambini stanno subendo un’infezione delle vie respiratorie, come mai prima d’ora era capitato nella bella stagione. Ne parla il quotidiano Süddeutsche Zeitung. Per il Blick, che riferisce la notizia del giornale tedesco, in Svizzera la situazione è simile. Il ritorno degli agenti patogeni responsabili delle infezioni sarebbe imputabile alla riduzione dell’utilizzo delle misure di protezione adottate per far fronte all’emergenza Covid, in particolare l’uso della mascherina e il distanziamento sociale.

“Fase di apprendimento” saltata
Stando a quanto riferito dalla Süddeutsche Zeitung, che ha sentito alcuni esperti, è possibile che durante la pandemia il nostro sistema immunitario abbia “saltato alcune importanti fasi di apprendimento”. Lo si è per esempio visto con l’influenza stagionale: se nell’inverno 2019-2020 i casi di influenza erano decine – se non centinaia – di migliaia, lo scorso inverno erano solo poche centinaia.

L’RVS
A preoccupare medici e pediatri – riferisce il giornale bavarese – è l’alto numero di infezioni da virus respiratorio sinciziale (RVS), un virus molto comune e diffuso fra neonati e bambini. Gesine Hansen, direttrice di un centro di pediatria di Hannover, spiega che lo scorso inverno il numero di infezioni da RVS “è calato del 90%”, ma che ora “ci si attende che numerosi bambini che non l’hanno ancora contratto, si ammalino in queste settimane”. Sul sito dell’Ufsp, si legge che l’RVS “è responsabile della maggior parte delle bronchiti acute fra neonati e bambini piccoli. Ogni autunno e inverno, l’RVS provoca delle epidemie”.

Più riserve per il sistema immunitario
Questa “pausa forzata” per il sistema immunitario potrebbe però anche avere dei lati positivi: per l’immunologo Carsten Watzl, un sistema che non si deve confrontare troppo spesso con agenti patogeni invecchia più lentamente. In questo modo, in caso di future infezioni, il sistema immunitario può disporre di “riserve” più importanti.

Misure sanitarie sì, ma non per sempre
Su quanto il nostro sistema immunitario ci riserverà in futuro, Gesine Hansen resta tuttavia dubbiosa: “dobbiamo ancora vedere se questa ‘pausa’ avrà degli effetti a lungo termine, oppure sarà presto recuperata con altre infezioni”. Di una cosa è però certa: “le misure contro il coronavirus sono state utili”, ma mantenerle in eterno sarebbe sconsiderato. “Dobbiamo tornare alla normalità”.

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