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“Chi è vaccinato non trasmette il virus”
Foto CdT/ Chiara Zocchetti
Foto CdT/ Chiara Zocchetti
Marco Jäggli
3 anni fa
Dai risultati di uno studio israeliano il preparato Pfizer-Biontech ridurrebbe le possibilità di contagiare altre persone dell’89,4%, oltre a diminuire il rischio di morte da Covid del 98,9%

Buone notizie sul fronte della lotta contro il Covid: da uno studio israeliano basato su 1,7 milioni di vaccinati emerge che la somministrazione del prodotto Pfizer-Biontech ridurrebbe dell’89,4% le possibilità di trasmissione del virus dagli asintomatici e ben del 93,7% nei pazienti sintomatici. Spiegato semplicemente: chi è vaccinato, entrando in contatto con il SARS-CoV-2, non solo non sviluppa la malattia ma non è neanche in grado di infettare altre persone.

I risultati della ricerca, anticipati sia dall’agenzia europea Reuters che dallo Spiegel, hanno rilevato inoltre che la somministrazione di due dosi del preparato riduce la mortalità del 98,9% e la possibilità di un decorso grave del 99,2%. Lo studio, elaborato in collaborazione con il Ministero della salute israeliano, al momento non è ancora stato pubblicato, ma ci si attende venga rilasciato a breve.

In aggiunta a questi dati, il ministero della Salute israeliano ha annunciato sabato che il vaccino ha avuto un’efficacia di quasi il 96 percento dopo due dosi. I dati raccolti sono particolarmente rilevanti proprio per l’entità del campione testato, che tocca quasi le due milioni di unità. In questo senso Israele, che nella sua campagna di immunizzazione ha vaccinato il 78% della popolazione almeno una volta, è ritenuto un “caso principe” per la ricerca scientifica in merito ai vaccini contro il Covid. La riduzione dell’infettività dei pazienti fino ad oggi era stata verificata solo su un trial di Moderna con un numero ridotto di partecipanti, riporta la Fondazione Veronesi.

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