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Cervello non rallenta dopo i 20 anni, a 60 è ancora veloce
immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Stando ai dati raccolti da uno studio condotto da due ricercatori dell’Università tedesca di Heidelberg, la velocità dei processi decisionali rimane alta fino ai 60 anni, per poi iniziare a declinare progressivamente

Sfatata la credenza che il cervello raggiunga il suo picco di efficienza intorno ai 20 anni, per poi iniziare la discesa: sembra, infatti, che continui a lavorare a pieno ritmo almeno fino a 60 anni. Lo ha svelato uno studio dell'Università tedesca di Heidelberg, e pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, che ha coinvolto più di un milione di partecipanti in un esperimento online: il maggior tempo impiegato nel rispondere ai quesiti non è dovuto al rallentamento dei processi cognitivi, ma ad una maggiore consapevolezza e prudenza nello scegliere la risposta giusta. Al crescere dell'età, solitamente cresce anche il tempo che impieghiamo a reagire ai cambiamenti e agli stimoli provenienti dall'ambiente circostante. Questo rallentamento nella risposta comincia all'età di circa 20 anni e aumenta man mano.

Lo studio dell’Università di Heidelberg
Mischa von Krause, Stefan Radev e colleghi hanno raccolto i dati grazie ad un esperimento al quale ha preso parte più di un milione di persone, misurando il tempo di reazione davanti a compiti che impegnavano i processi cognitivi: i partecipanti dovevano decidere, nel minor tempo possibile, a quale categoria assegnare parole e immagini che comparivano sul loro schermo, premendo il tasto corrispondente.

I risultati
Analizzando i risultati, gli autori della ricerca hanno constatato che, sebbene il tempo di risposta effettivamente aumenti con l'età dopo i 20 anni, questo non è dovuto a processi mentali meno veloci: alla base del rallentamento c'è una maggiore prudenza nel rispondere e più lentezza nel premere il tasto corretto. In altre parole, il tempo di reazione non deve essere considerato una misura dell'efficienza cognitiva, perché è in realtà la somma di diversi fattori. La velocità nei processi decisionali, quindi, rimane alta fino alla soglia dei 60 anni, per poi iniziare progressivamente a declinare.

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