
È riuscito il primo teletrasporto quantistico tra fotoni prodotti da sorgenti diverse, lungo un cavo in fibra ottica di circa 10 metri: i ricercatori guidati dall'Università tedesca di Stoccarda sono riusciti a trasferire informazioni quantistiche tra queste due particelle di luce senza interruzioni o perdite di dati, dimostrando così che questo processo può effettivamente funzionare e mantenere le informazioni al sicuro. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, avvicina di un passo l'Internet quantistica e le comunicazioni superveloci del futuro. Inviare segnali tra due punti distanti tra loro espone al rischio di perdere pezzetti importanti di informazione. Per le connessioni Internet a banda larga, ci sono amplificatori situati lungo i cavi che permettono la trasmissione dei dati anche su lunghissime distanze, ma per le informazioni quantistiche le cose sono più complicate. Sono, infatti, necessarie sorgenti luminose in grado di produrre fotoni praticamente identici, condizione imprescindibile per il teletrasporto di dati.
Il procedimento
Per ottenere questo risultato, i ricercatori guidati da Tim Strobel hanno usato speciali nanostrutture chiamate "punti quantici", che sono formate da materiali semiconduttori, quelli con caratteristiche intermedie tra gli isolanti e i materiali che conducono molto bene l'elettricità. I punti quantici sono in grado di emettere onde luminose a frequenze incredibilmente precise, rendendo impossibile distinguere i fotoni provenienti da punti diversi. In questo modo, gli autori dello studio sono riusciti a teletrasportare informazioni quantistiche tra le due particelle con un tasso di successo superiore al 70%. Per fare ciò, inoltre, hanno utilizzato un normale cavo in fibra ottica uguale a quelli usati oggi per le attuali reti, dimostrando che l'Internet quantistica potrà funzionare con le infrastrutture già esistenti.
