Uscire dalla cosiddetta "zona di comfort" per essere più performanti, come spesso si viene invitati a fare sul posto di lavoro dai propri superiori gerarchici? Tutto sbagliato. Lo affermano due esperti, secondo cui è meglio sfruttare i punti di forza invece di lavorare sulle debolezze. "Agire sui propri difetti consuma un'enorme quantità di energia, generando dolore e persino sofferenza, con un risultato finale sempre deludente, perché non è quello il campo in cui si è esperti", affermano gli specialisti Denis Pennel e Gilone de Maigret in "50 conseils pour retrouver l'énergie!". Il libro è stato pubblicato nel corrente mese di settembre e ne riferisce oggi Le Quotidien Jurassien. "È come chiedere a un noto pittore di concentrarsi sulla scultura o sulla fotografia d'arte, anche se non eccelle in queste discipline", sostengono gli autori.
"Concentratevi su ciò che vi rende diversi"
"Se il vostro datore di lavoro vi ha assunto è perché ha riconosciuto che avete un talento particolare, un'abilità forte che mancava nella sua azienda per completare con successo un progetto o raggiungere un obiettivo. Concentratevi quindi su ciò che vi rende diversi: è questo che vi aggiunge valore". Secondo i due specialisti concentrarsi su ciò che si è in grado di fare per farlo ancora meglio è una fonte di gioia e di energia. Tutti vedono invece quanta energia viene sprecata per un compito che non viene raggiunto: agli occhi di Pennel e de Maigret questo appare così logico che viene da chiedersi perché i manager siano così ossessionati dall'idea di "uscire dalla zona di comfort".
Come comportarsi
Come agire, quindi? Innanzitutto occorre individuare i punti di forza, interrogandosi sulle proprie passioni oppure chiedendo agli altri quali sono le qualità che vedono in noi. In seguito ci si dedica ad esse, lasciando da parte i punti deboli. Molto rapidamente ci si sentirà "meno stanchi e più radiosi", promettono gli autori. Inoltre "la vostra energia sarà fonte di ispirazione per gli altri", concludono.