Magazine
Quando la vergogna uccide l'eros...
Redazione
17 anni fa
La ciccia sulle zone erogene può ostacolare il buon sesso

Stiamo attraversando un periodo di crisi sessuale, scarsa frequenza, modalità frettolose, poco piacere. Forse è il momento giusto per farsi alcune domande. Iniziamo dal ricordare quale è stata a livello di attrazione fisica e di eccitazione la cosa che ci ha messo in moto all'inizio del rapporto. Quando abbiamo sentito motivo di attrazione e se queste caratteristiche sono ancora presenti nel nostro partner. Chiediamoci anche da cosa in genere oggi scaturisce il desiderio e la scelta di avere un rapporto sessuale.

I tempi dell'amore - Sono cambiati i momenti della giornata che ci piacevano per fare l'amore.? E' possibile riattivare almeno una volta alla settimana la modalità che favoriva l'approccio e la realizzazione del sesso? Oggi quale situazione giudichiamo più stimolante e favorevole per provare ad avere un rapporto? Ci sono dei comportamenti o delle abitudini del partner che rendono difficile pensarlo come oggetto di desiderio?

Se non c'è più attrazione fisica - Uno degli aspetti che rendono difficile avere rapporti sessuali è rappresentato dal fatto di non trovarsi più piacevoli fisicamente. Nell'esame del disegno del corpo, che facciamo fare a livello diagnostico per capire in quali zone del nostro corpo provano piacere, in quali fastidio, dolore e/o ipersensibilità nell'approccio sessuale, abbiamo rilevato che le donne che hanno avuto un peggioramento di alcune parti del corpo, come, per esempio, smagliature al seno, accresciuto adipe a livello del ventre, cellulite, tendono a non mettere a disposizione, nella sessualità, queste parti del corpo, determinando l'esclusione di zone erogene un tempo significative sia per il proprio piacere che per il piacere del partner.

I commenti sul fisico - Un altro aspetto che limita la disponibilità sessuale è che, per le cause sopra esposte, si evita di essere nudi durante l'approccio corporeo e questo rompe la naturalità o crea resistenza e imbarazzo. Una reazione di pudore/inibizione potrebbe essere stata determinata da commenti o suggerimenti del partner che possono essere stai scambiati in conversazioni antecedenti e casuali, con frasi tipo: "dovresti metterti a dieta, sei meno in forma in questo periodo, fai come la tua amica, vai in palestra". Questi commenti scambiati magari in modo ingenuo e non aggressivo a volte credendo di stimolare la ripresa di una sicurezza della partner, possono trasformarsi in una distruzione dell'autostima diventare motivo di debolezza, creare rancore e dubbi rispetto all'essere desiderate e amate.

Scherzi non graditi - Una cosa che i maschi a volte amano e le donne prevalentemente odiano sono gesti di sollecitazione che somigliano più allo scherzo tra maschi che al contatto fisico con una donna desiderata: gesti goffi, maldestri, che fanno si che la donna chiuda il corpo, rendendosi indisponibile a passare da questo tipo di scambio alla sessualità. Il contatto fisico è significativo proprio per la modalità, né troppo tenue, né troppo forte che deve avere nel sesso.

Anche l'abbigliamento conta - Chiedere al partner se ci trova attraenti è una domanda difficile, ma se decidiamo di farla, dobbiamo accettare senza offenderci la risposta. A volte il partner ci fa capire che in casa siamo vestite da bambine o da anziane e che spesso viviamo il letto come un luogo esclusivamente dedicato al riposo indossando biancheria molto sportiva o assolutamente neutra; potrebbe rimproverarci perchè non mettiamo mai le gonne o i tacchi, perchè evitiamo di truccarci. Se abbiamo fatto questa richiesta e la risposta è costruita con suggerimenti, possiamo capire proprio attraverso i consigli del partner perché trova difficoltà a riconoscere la nostra dimensione erotica.

L'importanza dei profumi - Siamo interessate ad una ripresa della sessualità? Forse è giusto fare qualche sforzo per riportare in luce la nostra femminilità e per fare tesoro dei consigli. Può essere che anche il no

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata