
Porto Ceresio può finalmente tirare un sospiro di sollievo: da un mese dal torrente Vallone non escono più i liquami schiumosi e maleodoranti che per anni avevano martoriato le rive del lago. Come riferisce La Prealpina, grazie anche e soprattutto all'interessamento del volontario dell’associazione ambientalista Verdeazzurro Carlo Ippoliti, una speciale task-force costituita dai Carabinieri, dai tecnici e dagli amministratori del Comune è infine riuscita a risalire ai responsabili del corposo e incessante inquinamento.
"Gli approfonditi controlli hanno permesso di risalire a due situazioni irregolari nel territorio di Porto Ceresio", ha spiegato al foglio varesino il maresciallo Andrea Carlini dei Carabinieri per la tutela ambientale di Arcisate. I controlli, ha confermato l’assessore all’Ambiente Franco Pozzi, hanno evidenziato, , in una struttura privata, una falla in una vasca biologica a tenuta stagna, nella quale transitavano circa quattro metri cubi al giorno di liquami che finivano direttamente nel Vallone. "I proprietari hanno svuotato la vasca e stanno sistemando la falla. Questa situazione, non dolosa, si trascinava da molto tempo ed era responsabile dell’inquinamento batterico constatato, tramite analisi dell’acqua del lago, all’uscita del Vallone".
Ma non solo: gli stessi controlli hanno consentito di sanare anche un altro problema: "La schiuma che usciva dal Vallone nel lago proveniva da alcune cucine di un’altra struttura privata. C’erano delle tubature rotte, i liquami erano scaricati direttamente nel terreno, quindi proseguivano e raggiungevano il Vallone e poi il lago, anche perché risultava deteriorato il muretto di contenimento del torrente". Insomma, schiume e detersivi non danneggiano più il lago.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata