L'intervista
Pedalando da Rancate al Tibet, "Un viaggio che sognavo sin da bambino"
Redazione
un anno fa
Un 35enne ticinese è partito quattro mesi fa dal Mendrisiotto con l'obiettivo di raggiungere il Tibet in bicicletta. Lo abbiamo raggiunto in Uzbekistan, dove ci ha raccontato come è nata l'idea di intraprendere questo viaggio e quali sono state le maggiori difficoltà riscontrate finora.

"Il 4 aprile, sono partito da Rancate in sella alla mia bicicletta, con la bussola puntata verso est e l’intento di ripercorrere le antiche vie della seta, seguendo le orme dei grandi esploratori del passato". Daniele Savarin, 35enne ticinese, sul proprio blog ha descritto così il cicloviaggio che lo porterà fino in Tibet. Un'avventura che lo ha portato, finora ad attraversare i Balcani, la Turchia, la Georgia e Azerbaigian fino ad attraversare il Mar Caspio su una nave cargo e arrivare in Uzbekistan, dove lo abbiamo raggiunto in videochiamata. "È un viaggio che ho sempre voluto fare, sin da bambino. Il mondo orientale mi ha sempre affascinato", ha spiegato a Ticinonews. 

Passione cicloviaggi

Prima di intraprendere questo viaggio Daniele, sempre in bicicletta, ha raggiunto mete come Capo Nord e la Sicilia. "Da poco tempo mi sono avvicinato a questo mondo e ho già attraversato la Svizzera per andare a trovare un'amica che abita vicino a Losanna, poi ho preso tre settimane di ferie per raggiungere l'isola italiana e due anni fa ho pedalato fino in cima alla Norvegia". E oggi le ruote della sua amata due ruote lo stanno accompagnando fino in Tibet.

Cosa comporta un viaggio simile

Sono due gli aspetti principali da tenere in considerazione per affrontare un viaggio in bicicletta. "Una delle difficoltà", ha continuato il 35enne di Rancate, "sta nel scegliere l'attrezzatura giusta, che deve essere molto leggera". Ma non bisogna neanche dimenticare la preparazione atletica. "Bisogna mantenersi in forma, cercando di restare in salute e di non esagerare con determinati alimenti. Tutti possono fare un viaggio simile, io non pedalo 200 km nel giro domenicali, ma un po' di allenamento prima della partenza andrebbe fatto. Io, ad esempio, sono rimasto sei giorni in un ostello di Zagabria con le ginocchia fasciate a causa di una partenza un po' troppo 'brusca'".