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"Non avevamo abbastanza formaggio per i passeggeri..."
"Non avevamo abbastanza formaggio per i passeggeri..."
"Non avevamo abbastanza formaggio per i passeggeri..."
Redazione
7 anni fa
Lo chef stellato Lorenzo Albrici racconta qualche curioso aneddoto sui menù preparati per la Swiss

I prodotti ticinesi andranno in giro per il mondo. Sono stati infatti presentati questa mattina al Ristorante Locanda Orico di Bellinzona i menu, a base di prodotti locali, che lo chef stellato Lorenzo Albrici ha preparato per i voli Swiss intercontinentali, first class e business class. Presenti all'incontro i vertici di Swiss, il sindaco di Bellinzona Mario Branda con il collega municipale Mauro Bersani, il Consigliere di Stato Norman Gobbi, il direttore di TeleTicino Matteo Pelli, il direttore di Ticino Turismo Elia Frapolli, il fondatore di SaporiTicino Dany Stauffacher e il direttore della Camera di Commercio Glauco Martinetti.

Tante le curiosità che sono emerse durante la presentazione, a partire dal modo in cui si preparano i piatti, che vengono preparati a Zurigo e poi, una volta caricati a bordo, vengono riscaldati e serviti dalle hostess, che hanno il compito di impiattare. Per facilitare il lavoro delle hostess, Albrici ha preparato dei manuali con ogni procedura, riducendo al minimo le manipolazioni dei piatti.

Molte delle ricette preparate hanno dovuto subire modifiche a causa delle leggi internazionali. In particolare la carne, che deve essere cotta a bassa temperatura più a lungo di quanto si farebbe in un ristorante. In alcuni casi le ricette, nonostante siano già proposte a bordo degli aerei di Swiss, sono ancora soggette a piccoli ritocchi.

Chef Albrici non si è accontentato di essere il "portabandiera" ticinese della gastronomia e ha voluto coinvolgere tante aziende locali: da Ari Lombardi, alla Rapelli, passando per la piccola macelleria Efra di Gordola e al cioccolato Stella. I prodotti ticinesi andranno quindi in giro per il mondo. E ovviamente queste ricette sono state abbinate ai vini ticinesi, con il Quattromani di Gialdi, Delea, Tamburini e Brivio a farla da padrone.

A proposito di produttori locali, non è stato evidente riuscire ad avere forniture per i 500mila menù che saranno serviti in questi tre mesi: "Alcuni, una volta che abbiamo detto la quantità che richiedevamo, ci hanno buttato il telefono in faccia", racconta divertito Albrici. "Parliamo di tonnellate di formaggi e salumi. Non è stato facile ma ci siamo riusciti".

Infine, chi volesse provare i piatti ideati dallo chef Albrici ma non ha organizzato alcun volo non deve disperare: i piatti saranno proposti anche nel menù del Ristorante Orico, che da ben 18 anni si fregia della stella Michelin.

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