
Che la Barbie non sia più solo la classica e iconica bambola adulta caucasica, con capelli biondi e occhi azzurri è ormai un dato di fatto. Da qualche anno la nota azienda di giocattoli Mattel intende rappresentare più donne possibili proprio attraverso questa figura. Dopo Barbie non udente, in sedia a rotelle e con una protesi alla gamba, l'ultima Barbie lanciata sul mercato americano dall'azienda è la prima Barbie con la sindrome di Down. In questo caso, la Mattel ha affermato di aver collaborato strettamente con la National Down Syndrome Society americana al fine di garantire alla bambola delle vere e proprie sembianze di una ragazza affetta da trisomia ventuno. Questa nuova Barbie indossa infatti una collana rosa che raffigura le tre punte del 21esimo cromosoma, quello che causa la sindrome.
Una bambola più rappresentativa
Secondo uno studio condotto dall'Università del South Australia, la Barbie classica ha una possibilità su 100'000 di raffigurare effettivamente una donna reale. Un numero talmente basso che ha portato diverse organizzazioni a battersi per una bambola che rappresentasse maggiormente le donne reali. Non a caso, già nel 2016 erano uscite sul mercato Barbie Curvy, Barbie Tall e Barbie Petite, a cui vanno aggiunte le diverse tonalità di pelle che rispecchiano le diverse etnie del mondo.