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Le pagelle della prima serata di Sanremo
Patty Speroni
3 anni fa
La speaker di Radio3i Patty Speroni dice la sua sul Festival di Sanremo iniziato ieri sera. Al primo posto Mahmood e Blanco

Prima serata del Festival di Sanremo. È stato un successo di ascolti. Al di là del corollario di ospiti musicali, sportivi e cinematografici, il focus di oggi è sull’ascolto delle canzoni, che verranno valutate con un punteggio da 1 a 10, come richiesto alla giuria della sala stampa.

Achille Lauro – Domenica: 6
La canzone non ha nulla di nuovo. È sembrata la rivisitazione di “Rolls Royce”. Di inaspettato, l’ostentazione della fisicità, il controllo ripetuto della dotazione dei “goielli di famiglia” ed il battesimo auto amministrato. Gratuitamente provocatore.

Yuma – Ora e qui: 5
Canzone molto raffinata. Esecuzione non esente da imperfezioni. L’emozione non ha giocato a favore. Inesperienza da palco.

Noemi – Ti amo non lo so dire: 5
Presenza vocale. Tuttavia, non sempre la voce è sufficiente. C’è bisogno di una canzone di peso. Di questa ci si può facilmente dimenticare.

Gianni Morandi – Apri tutte le porte: 9
Scritta da Jovanotti con l’abilità di un sarto d’alta moda. Le suggestioni tipiche della tradizione “morandiana”, abilmente rivisitate con suoni moderni.

La rappresentante di Lista – Ciao Ciao: 8
Grande voce. Ottima interpretazione. Dinamica elevata. Suoni ben costruiti.

Michele Bravi – Inverno dei fiori: 6
Testo scritto da Michele. Fedele a se stesso. Non ha modificato il suo stile in occasione di Sanremo. Coerente, ma non “buca”.

Massimo Ranieri – Lettera al di là dal mare: 7
L’attualità entra prepotentemente al Festival con un veterano, che è cantante e attore. Una canzone che solo lui poteva cantare. Voce fuori dal coro.

Mahmood e Blanco – Brividi: 10
Per ora la coppia più bella, più efficace e più emozionante del Festival. Testo di peso e la personalità dei due artisti che si compenetra alla perfezione. Da brivido.

Ana Mena – Duecentomila ore: 1
Imbarazzante.

Rkomi – Insuperabile: 6
Nel suo repertorio ci sono canzoni migliori. Sa tenere il palco. Canta con sufficiente sicurezza. Non ha una voce straordinaria e, nell’insieme, non è una canzone insuperabile.

Dargen D’amico – Dove si balla: 6
Dichiarazione d’intenti rispettata. Canzone per ballare. Il pubblico ha ballato.

Giusy Ferreri – Miele: 6
Scelta stilistica dichiarata. Tornare alla Giusy Ferreri pre-tormentoni estivi. Forse non era questa la canzone giusta con cui tornare.

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