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“Ho voglia di cantare in italiano adesso”
Immagine Lugano Eventi
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Keystone-ats
2 anni fa
Charlie Roe è un’artista completamente indipendente che ha “iniziato a comporre nel 2013, con cinque pezzi inediti” prodotti con l’amico Giuseppe Pugliese di Mammut Project, con cui collabora ancora oggi

Charlie Roe si è lanciata nella musica come indipendente nel 2013, prima con un progetto solista poi con la sua band Charlie Roe & The Washing Machines. Ora è tornata a concentrarsi su un progetto solista accompagnata, come sempre, dal chitarrista Mattia Mantello e dal produttore Giuseppe Pugliese. Nel 2014, ha partecipato alla seconda edizione di The Voice of Switzerland, facendosi conoscere anche in Svizzera tedesca e romanda. Al suo attivo due EP, uno da solista e uno con la band. Attualmente prepara il suo nuovo album che finora ha presentato soltanto live. Keystone-ATS l’ha intervistata. Charlie Roe è un’artista completamente indipendente, a Keystone-ATS racconta che ha “iniziato a comporre nel 2013, con cinque pezzi inediti” prodotti con l’amico Giuseppe Pugliese di Mammut Project, con cui collabora ancora oggi.

Solista e band

Al suo attivo due EP, “Pomegranades”, in qualità di solista uscito nel 2013 e “Paper Spring” con la band The Washing Machines pubblicato nel 2015. All’uscita del primo disco Charlie Roe precisa che “live eravamo già una band” e che ora “il nome è tornato ad essere Charlie Roe - per comodità e a causa di cambiamenti. I pezzi sono sempre prodotti da Giuseppe Pugliese”. Interrogata su “quale sia la differenza tra l’essere solisti ed essere in una band”, Charlie Roe si confida dicendo che “un progetto solista è emotivamente più difficile soprattutto per una persona timida come me”. Condividere quindi il palco con una band permette di puntare l’attenzione del pubblico su diverse persone e non soltanto su una, ed è più “divertente”, afferma. D’altra parte ammette anche che “a livello di fatica era però il doppio essere in una band perché ero comunque io che scrivevo le canzoni”. Cosa significa essere un’artista donna? “Ce n’erano meno nel 2013, siamo diverse donne artiste in Ticino ora”, dice Charlie Roe, aggiungendo che “indipendentemente dal sesso si è artisti, la musica è basata sulle emozioni”. E che per lei, nonostante l’industria musicale sia un mondo composto prevalentemente di uomini, “è andata bene”.

Trampolino di lancio
Nel 2014 partecipa a The Voice of Switzerland, concorso canoro della radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF, e ciò l’aiuta a farsi conoscere nella Svizzera interna. Ma Charlie Roe afferma che a salvarla “è stato continuare comunque a suonare in piccoli locali e festival” per acquisire un seguito di fan, cosa che i talent show non permettono. “Ti danno tanta visibilità ma non un seguito forte”, aggiunge. Nel 2014 ha partecipato anche alla piattaforma MyCokeMusic Soundcheck. In seguito grazie al trampolino di lancio offerto dal talent show ma anche dalla promozione dei suoi singoli “Mr. Dead” e “Ukulele Song” sulle radio svizzere, ha avuto occasione di suonare alla Fête de la Musique di Losanna, in vari posti in Svizzera interna e ha pure girato con una band swing. Agli albori della sua carriera la influenza la musica dallo stampo “british” indie-rock come Arctic Monkeys o The Kooks. Ciò che la ispira sono in particolare “il ramo dei Beatles”, ma “ascolto tutta la musica da Michael Jackson al funk di nicchia”. Attualmente segue in particolare l’artista italiana di origini colombiane e svizzere Joane Thiele, la busker australiana Tash Sultana e i Tame Impala, anch’essi australiani.

Comporre in inglese
Nonostante Charlie Roe sia ticinese e italofona, come molti predilige la lingua di Shakespeare nella musica, ma forse ancora per poco - afferma infatti di aver “voglia di cantare in italiano adesso”. Non aveva mai considerato la possibilità di cantare nella lingua di Dante prima, ma ora grazie anche al ritorno del cantautorato nella musica contemporanea italiana, che trova molto bello, ci sta facendo un pensierino. Aggiunge inoltre: “Quando inizi a fare musica non accetti molto da dove vieni, ma poi ti abitui”. Per comporre le sue canzoni dice: “Parto dalla musica, e poi canticchio e scrivo le parole in inglese. Non compongo mai da sola”. I nuovi pezzi non ancora pubblicati sono stati composti con il chitarrista Mattia Mantello e suonati soltanto in live per ora. “L’idea è di fare l’album nel 2022”, dice.

A proposito di Charlie Roe
Charlie Roe è appassionata di canto e musica fin da piccola. Non vive però di musica, lavora nell’ambito della grafica e della comunicazione. Del lockdown ha detto che è stato “un periodo positivo” che le ha permesso di riflettere e riposare, anche perché la musica non è la sua professione. Durante questo periodo ha infatti devoluto gli introiti della sua musica ai suoi colleghi musicisti professionisti.

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