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Eurosong: vincono i Måneskin
La Svizzera è arrivata terza con una votazione in finale con l’Italia, aggiudicandosi 432 punti totali.

I Måneskin – in gara per l’Italia – vincono la 65esima edizione dell’Eurovision Song Contest con la canzone “Zitti e Buoni” (con 524 punti totali) già vincitrice del Festival di Sanremo. La finale si è tenuta sabato 22 maggio presso la Ahoy Arena di Rotterdam. L’Italia sale sul podio più alto dell’Eurosong a distanza di 31 anni da Toto Cutugno, ultimo vincitore per il bel paese nel 1990 in Croazia con “Insieme: 1992”.

“Il rock non muore mai”, è il grido dei Måneskinalla vittoria, con una provocazione finale: nell’esibizione post trionfo la band ha eseguito la versione originale di “Zitti e buoni”, senza le censure richieste dalla manifestazione.

Grande performance della Svizzera
Al secondo posto la Francia con Barbara Pravi e la canzona “Voilà” (499 punti) mentre al terzo posto è arrivata la Svizzera con il 22enne Gjon’s Tears e la canzone “Tout L’Univers” (432 punti). Il giovane, è il primo svizzero a finire sul podio del concorso, e ha affrontato i 25 finalisti e aveva ricevuto il miglior punteggio dalla giuria tecnica, tanto da tenere in sospeso tutti fino alla somma dei voti da casa. A decretare il vincitore dell’Eurovision Song Contest è infatti una combinazione di voti tra televoto e giuria tecnica. Intervistato dalla televisione svizzerotedesca SRF, il friburghese, che aveva sperato in un posto sul podio prima del concorso, si è detto riconoscente e felice del suo terzo posto. “Sono contento che la gente abbia apprezzato. Sono contento che la giuria mi abbia messo al primo posto [...] perché ho bisogno di questa approvazione da parte dei professionisti”, ha detto. Il 22enne di Broc, di madre albanese e padre kosovaro, era già stato selezionato lo scorso anno con il brano “Répondez-Moi”, ma l’edizione 2020 è stata annullata a causa del coronavirus.

Al giovane cantante elvetico anche i complimenti su Twitter del Portavoce del Consiglio federale André Simonazzi.

Anche il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha definito l’esibizione di Gjon’s Tears come “magnifica”.

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