Lutti
Morto Nasser Taghvaiche, il regista iraniano che disse no alla censura
© wikipedia/(Zhubin Najafi), ZhuPix
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Keystone-ats
7 giorni fa
Il decesso è stato annunciato dalla moglie, l'attrice Marzieh Vafamehr, sul suo profilo Instagram. Vinse un Pardo di bronzo al Festival di Locarno.

Sfidò la censura nel suo paese e decise di non girare più film per protesta. Il celebre regista e sceneggiatore Nasser Taghvaiche è morto all'età di 84 anni. Lo ha annunciato la moglie, l'attrice Marzieh Vafamehr, sul suo profilo Instagram. "Nasser Taghvai, un artista che ha scelto la difficoltà di vivere liberamente, si è guadagnato la sua liberazione", ha dichiarato.

Numerosi riconoscimenti

Taghvai, che era malato di cancro, ha realizzato il suo primo film nel 1972, intitolato "Tranquillità al cospetto degli altri", sulla tradizione e la modernità, e la famosa serie satirica "Mio zio Napoleone" nel 1973. Ha ricevuto premi da numerosi festival cinematografici iraniani e internazionali, tra cui il Pardo di bronzo al 48esimo Festival del cinema di Locarno nel 1988, per il suo film "Nakhoda Khorshid" (Capitan Sole). Fu anche candidato alla Palma d'Oro a Cannes per la regia di una parte del film "Tales of Kish" nel 1999.

Una terribile censura

Nel 2013 decise di non girare più film a causa della "terribile censura e del controllo" sul cinema da parte dell'organo di governo religioso. Rifiutò inoltre di ricevere il Premio speciale della giuria al Fajr Film Festival statale nel 2002.