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Menopausa: ormoni o non ormoni?
Menopausa: ormoni o non ormoni?
Menopausa: ormoni o non ormoni?
Redazione
6 anni fa
Lo specialista FMH in ginecologia: "Forse sono stati troppo evidenziati i fattori di rischio a sfavore dei benefici"

«In Germania dal 2000 al 2011 l’uso di terapie sostitutive per donne in menopausa è sceso dal 37% all’8,8%», osserva Petra Stute, primario in Ginecologia e ostetricia, endocrinologia, medicina della riproduzione e medicina molecolare presso la Clinica universitaria ginecologica dell’Inselspital di Berna. «Forse sono stati troppo evidenziati i fattori di rischio a sfavore dei benefici», commenta Giovanni De Luca, specialista FMH in ginecologia e ostetricia presso il Gynecentro della Clinica Sant’Anna di Sorengo, che dispone di un’ampia offerta sanitaria legata alla salute femminile. «Poiché tra questi fattori vi è soprattutto un aumento delle possibilità di tumore al seno e all’utero, molte donne hanno paura».

Oltre una donna su due soffre di vampate di calore, disturbi del sonno e dell’umore, aumento di peso, secchezza cutanea e delle mucose (che può influire sulla vita sessuale) e indebolimento e perdita dei capelli. C’è poi un maggior rischio di patologie cardiovascolari e osteoporosi. La sola arma davvero efficace è la terapia ormonale sostitutiva. I rischi, ma con un’incidenza molto bassa, sono cancro e tromboembolismi.

Le donne con menopausa precoce o molto precoce rischiano osteoporosi e patologie cardiovascolari tanto importanti da superare i rischi legati all’assunzione di ormoni. Gli altri casi vanno valutati individualmente. Il ginecologo può suggerire alcuni cambiamenti dello stile di vita. Giovanni De Luca nota: «un regolare esercizio fisico, una dieta povera di grassi e l’eliminazione di alcool e nicotina possono portare già molti benefici».I farmaci “fitoterapici” agiscono bene sulla riduzione di quasi tutti gli effetti della menopausa, «ma poco sulle vampate di calore», prosegue De Luca. «Non sappiamo ancora le conseguenze a lungo termine della loro assunzione: sono comunque farmaci, anche se naturali. C’è chi pensa che possano comportare rischi simili agli ormoni.Ecco le linee guida:• La terapia ormonale è la più efficace per i sintomi vasomotori (vampate di calore). È poi utile per la prevenzione delle fratture da osteoporosi.• La dose standard di una terapia ormonale a base solo di estrogeni può ridurre la malattia coronarica e tutte le cause di mortalità nelle donne di età inferiore ai 60 anni ed entro i 10 anni dall’inizio della menopausa.• La terapia locale a basso dosaggio è da preferire nelle donne con sintomi come secchezza vaginale o dolore durante i rapporti sessuali.• La terapia ormonale è una scelta individuale basata su fattori di rischio come l’età, il tempo trascorso dall’inizio della menopausa e il rischio cardiovascolare.• Il rischio di trombo-embolismo venoso e ischemia aumenta con una terapia ormonale orale, ma è raro sotto i 60 anni.• Il rischio di tumore della mammella sopra i 50 anni è legato alla durata d’uso della terapia ormonale, ed è comunque molto basso.• Dosi e durata di una terapia ormonale devono essere personalizzati.• A donne con menopausa prematura si raccomanda la terapia ormonale.• I dati attuali di sicurezza non ne supportano invece l’utilizzo nelle donne dopo tumore della mammella.Per finire, De Luca segnala che gli studi sono in continua evoluzione e quindi anche le linee guida possono cambiare.

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