Magazine
"Mediterranima", la Sicilia nel connubio tra poesia e pittura
"Mediterranima", la Sicilia nel connubio tra poesia e pittura
"Mediterranima", la Sicilia nel connubio tra poesia e pittura
Redazione
6 anni fa
L'ultima opera di Vincenzo Calì richiama la sua terra e quella del pittore Lorenzo Chinnici attraverso odori, colori, sapori e stati d'animo

Nato a Milazzo il 12 luglio 1973, Vincenzo Calì coltiva da anni la passione per la scrittura, l’amore e la vita nella sua complessità, che costituiscono le sue muse ispiratrici.Attraverso la poesia, Calì riesce a mettere a nudo l’"io complesso" con una sorta di analisi critica.

Vincitore del premio “M.T. Bignelli” per la poesia d’amore, lo scrittore siciliano ha pubblicato in diverse antologie poetiche. Dopo il “Federiciano” (ultima edizione nel 2016) e Luoghi di Parole (Premio Tindari Patti Agenda Poetica, 2010) nasce la sua prima raccolta intitolata “Vincikalos” seguita da “Intro” (2013), che rappresenta il nuovo ritratto del suo personale cammino.

Poi, a seguire, l'"Antologia Poetica Mario Luzi" (2012) e giù giù fino a “Lettere d’amore (2016) e “Vento a Tindari”.

Ed ora, a distanza di due anni, è venuta alla luce la sua ultima opera, il Libro di poesie “Mediterranima - Calì racconta Chinnici”, valido esempio di ecfrasi.

Un’opera rivolta soprattutto a chi ama la pittura calda ed avvolgente, testimone di un tempo che fu e che profuma di nostalgia accompagnata dalle poesie di Calì, che tocca le corde dell’animo umano mettendole nero su bianco. In pratica, un perfetto connubio artistico tra il poeta e Lorenzo Chinnici, pittore e suo conterraneo.

Edito da Kimerik, il libro rappresenta un viaggio conoscitivo nel cuore della Sicilia e della sua gente all’interno del quale è possibile trovare odori, colori, sapori e stati d’animo, che rappresentano il mondo incantato e presente nell’universo emotivo del poeta.

Il tutto, riassunto nella prefazione del libro che cita: “La pittura è una poesia che si vede e non si sente , e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca”, come sostenuto da Leonardo da Vinci nel suo trattato della pittura.

Il suggestivo titolo “Mediterranima” richiama la terra di Calì e di Chinnici, intervistato dal poeta stesso, il quale ritrae paesaggi assolati e fulgenti nonché figure di lavoratori che ricordano il passato del poeta.

In conclusione, il libro narra in versi l’essenza delle opere di Chinnici: la sicilianità , la fatica, l’inquietudine, la forza, l’amore, il ritrarsi in se stesso, la pura di mostrarsi.

Per saperne di più clicca qui

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata