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Mariah Carey a 50 minuti da noi
Redazione
16 anni fa
"La mia collaborazione con Timbaland vedrà la luce"

Le prima notizia è che Mariah Carey non solo è in Italia per partecipare a "X Factor", ma esiste davvero. Si materializza in una saletta di un hotel milanese per incontrare i giornalisti con quasi un'ora di ritardo, ma sono inezie per una diva come lei. Viene preceduta da diversi assistenti e soprattutto da un bicchiere da vino che contiene un bibitone marrone e una cannuccia, posizionato da qualcuno di fronte al suo posto. Poi arriva lei, ed è una diva vera: gentile, affascinante, anche simpatica. E' una grande professionista, e si vede: risponde alle domande con garbo, evitando di scivolare sui tranelli che i perfidi giornalisti le tendono. Persino chi traduce sembra avere paura di riportare le domande, ma lei non si scompone, non le va un capello fuori posto e risponde, anche se poi di musica si parla poco, e anche se poi qualche risposta non è proprio una risposta. Una delle prime domande è sulla sua esibizione al funerale di Michael Jackson: una performance non proprio esaltante per cui lei stessa ha chiesto scusa su Twitter. "Cantare al funerale di Michael Jackson é stata una cosa difficilissima da fare", spiega. "Non avevo mai cantato ad un funerale, e quando sei emozionato e stai per piangere la tua gola si chiude. Sono arrivata allo Staples Center di Los Angeles, e qualcuno mi ha detto: "Mariah, canti per prima". Non sapevo neanche che il suo feretro sarebbe stato di fronte a me. Ero molto scossa… Non ero al 100% vocalmente, ma sicuramente lo ero a livello emozionale", spiega. Mariah parla dei suo progetti, un film, "Precious", in cui la si vedere recitare imbruttita da lavoratrice: "E' un film, non è un videoclip" spiega, come un musical sulla sua vita su cui si rumoreggia: "Non c'è nessun musical su di me… E se ce n'è uno, qualcuno sta per prendersi una denuncia, perché non ho approvato nulla. Se mai si farà un musical sulla mia vita, lo interpreterò io, perché solo io so quello che mi è successo". Tra i "rumour" veri c'è anche quello di una collaborazione con Timbaland , che poi non è finita sull'ultimo album “Memoirs of an imperfect angel": "Abbiamo scritto due canzoni assieme, non posso andare molto nei dettagli, ma probabilmente una uscirà su un progetto a cui lui sta lavorando. E' tutto ciò che posso dire", anche se poi non spiega perché la collaborazione non è stata inclusa nel suo disco. A proposito dell'ultimo album spiega la genesi del primo singolo "Obsessed", per poi andare a raccontare il suo percorso dal pop degli anni '90 al r 'n'b degli ultimi anno: "Quella canzone è una sorta di inno per chiunque è stato e molestato, magari come quando qualcuno ti perseguita su MySpace, o come quando un ragazzino si invaghisce di una ragazzina e continua a darle noia. E' la vita di tutti i giorni, ogni tanto la gente si ossessiona. Si, anche sono stato perseguitata… Ma non voglio parlarne, è troppo complicato", dice con un sospiro. Poi continua: " "Vision of love" è stato il mio primo singolo, è stato un numero 1 nelle classifiche R 'n' B, ma in Europa non ho avuto successo. Finché non ho fatto il remake di '"'ll be there'"o "Without you" la gente non sapeva chi fossi. Poi, dopo "Hero" tutti pensavano fossi una cantante pop. Ma non è così: il pop non è un genere per me. Oggi c'è, domani te lo dimentichi. Le mie radici sono nell' R' n' B. Questo disco ha del pop per la gente che vole sentire il pop, come "I want to know what love is" per chi vuole sentire la voce, e poi canzoni come "Obsessed" che sono più ritimate. Ma il cuore del disco è dell'R 'n' B sexy, e questo è ciò che vorrei che la gente capisse e apprezzasse perché è dove sono". Ma i momenti più divertenti dell'incontro sono quelli in cui Mariah mette in scena un simpatico siparietto ad uso e consumo della stampa rispondendo a chi le chiedeva di alcune foto-

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