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Made in China
Redazione
16 anni fa
Vestiti cancerogeni: la nuova minaccia per i neonati

Negli ultimi mesi la credibilità della qualità delle produzioni cinesi è stata messa in discussione da diversi scandali. Tra tutti, hanno avuto più risalto a livello internazionale quelli dei giocattoli tossici, del latte alla melamina e dell’acqua al cloro. Le vittime principali dei mancati controlli nelle diverse tappe delle catene di montaggio cinesi sono i bambini, e nonostante il governo di Pechino abbia tentato di rimediare ad alcune delle inefficienze del Paese, controlli a tappeto nella provincia meridionale del Guangdong hanno rivelato che seppure il 95% dei giocattoli e il 67,7% dei mobili per bambini messi sul mercato possa essere oggi considerato “sicuro”, il tasso di affidabilità dei prodotti crolla nel settore dell’abbigliamento, in cui poco meno del 50% degli articoli messi in vendita contiene una quantità di reagenti chimici talmente elevata che nel lungo periodo rischia di intossicare i neonati. Le aziende coinvolte nell’inchiesta hanno cercato di difendersi accusando i rispettivi fornitori di filati che, per risparmiare, tenderebbero a colorare le rocche di filo grezzo con additivi ricchi di formaldeide, sostanzia potenzialmente cancerogena la cui ingestione o esposizione a quantità consistenti può risultare letale anche per gli adulti. Gli stabilimenti in cui sono stati rintracciati i capi più pericolosi per la salute dei minori sono stati chiusi e i prodotti precedentemente messi sul mercato verranno al più presto ritirati, mentre i vestiti di tutte quelle aziende i cui standard qualitativi sono stati giudicati al di sotto della soglia di sicurezza sì, ma “non così tanto”, dovranno semplicemente essere sottoposti, più spesso, a controlli più seri.

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