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L'ottimismo migliora la qualità della vita
Redazione
16 anni fa
Vi ricordate la pubblicità che diceva "l'ottimismo è il profumo della vita"? Ciò potrebbe non essere del tutto errato

Vi ricordate la pubblicità che diceva "l'ottimismo è il profumo della vita"? Ciò potrebbe non essere del tutto errato.Nuovi studi dimostrano che gli ottimisti hanno una vita migliore e più lunga.A sostenerlo sono gli esperti americani che hanno presentato la ricerca al congresso annuale dell'American Psycosomatic Society.Lo studio ha rivelato l'esistenza di un legame tra ottimismo e riduzione di morte prematura, nonché del calo di possibilità di contrarre un cancro piuttosto che una malattia cardiaca.Per lo svolgimento della ricerca sono è stato selezionato, nel 1994, un gruppo di 100'000 donne; una parte di queste aveva un atteggiamento ottimista, l'altra pessimista.Dopo una distanza temporale di nove anni, gli scienziati hanno potuto appurare un tasso di mortalità maggiore verso le signore pessimiste rispetto le ottimiste.Già precedenti studi avevano appurato il legame esistente tra longevità ed ottimismo, quella della Dr.ssa Hilary Tindle, autrice dello studio e assistente presso l'Università di Pittsburgh, sarebbe dunque un'ulteriore conferma del fenomeno.Ora agli scienziati resta da chiarire se sia effettivamente l'atteggiamento ottimista a portare a stili di vita più salubri ed a ridurre lo stress. Una possibilità risiede nel fatto che, spesso, il positivista gode già di buona salute, dunque le due condizioni potrebbero influenzarsi reciprocamente.E' invece dei medici l'ipotesi che gli ottimisti siano maggiormente propensi ad affidarsi ai consigli del loro dottore e ciò porterebbe loro a reagire meglio agli stress psicofisici.Tornando alla ricerca, la Dr.ssa Tindle sostiene che nel gruppo di donne ottimiste vi era una riduzione delle probabilità che le stesse fumassero, queste erano anche maggiormente attive e con un indice di massa corporea minore rispetto il gruppo di donne pessimiste. Gli atteggiamenti delle ottimiste, come è risaputo, contribuiscono in maniera significativa a prolungare le aspettative di vita.Sempre inerente l'ottimismo è stata fatta un'altra ricerca che, questa volta, prende in considerazione la terza età: le persone che pur avvicinandosi alla vecchiaia tendono a guardare al proprio futuro con fare ottimista, vivono più a lungo rispetto coloro che vedono la senilità come un fatto negativo.Questo quanto affermano dei ricercatori olandesi, i quali hanno stabilito che i positivisti hanno un calo del 77% di contrarre problemi di tipo cardiovascolare.La ricerca è stata segnalata da "Archives of General Psychiatry", a coordinarla è stato il Dr. Erik J. Giltay del centro psichiatrico GGZ Delfland di Delft.Per lo studio sono stati presi in considerazione 941 adulti olandesi, l'età partiva dai 65 anni e arrivava fino agli 85. A questi è poi stato chiesto di riempire un test sul benessere comprendente una scala di misurazione dell'ottimismo (chiaramente anche del pessimismo). Naturalmente sono stati presi in considerazione anche tutti quei fattori inerenti la qualità e lo stile di vita di ogni singolo personaggio.Una volta misurati i livelli di pessimismo e di ottimismo, gli scienziati hanno diviso il campione di persone in quattro gruppi.Anche in questo caso si è atteso un periodo di nove anni, alla fine dei quali è risultato che il 42% del campione oggetto di studio era deceduto. Di questi solo il 30% aveva fin dall'inizio un atteggiamento ottimista, oltre il 57% dei deceduti aveva invece, già dall'inizio, un atteggiamento pessimista.Gli studiosi hanno inoltre determinato tutti i fattori di rischio, giungendo alla conclusione che le persone molto ottimiste hanno un rischio di mortalità minore del 29%.Anche in questo caso vi sono le più svariate ipotesi atte a determinare gli effetti dell'ottimismo, quella che va per la maggiore sostiene che lo stato d'animo psicologico vada a ripercuotersi, positivamente o negativamente, sul sistema immunitario.Insomma, alla fine della fiera è meglio cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno an

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