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L'empatia degli elefanti: si abbracciano usando la proboscide
Redazione
11 anni fa
Quando sono in difficoltà, i pachidermi si consolano a vicenda usando la proboscide. Gli elefanti sono animali sociali ed empatici

L'osservazione della natura ci insegna sempre qualcosa di nuovo. Un gruppo di scienziati è così riuscito a scoprire quanto elevato sia l'aspetto sociale degli elefanti. Non solo, i grandi pachidermi hanno mostrato anche grandi capacità empatiche. Non diverse da quelle umane.

Un gruppo di scienziati ha osservato per un anno intero il comportamento di un gruppo di 26 elefanti asiatici, tenuti in cattività in Thailandia. Nel corso dell'anno, sono riusciti a osservare comportamenti tipici dell'uomo e di altre poche specie animali. Gli elefanti si toccano, usano le loro proboscidi per abbracciare, accarezzare, calmare il compagno di branco in difficoltà. Arrivando anche a porre la stessa proboscide nella bocca dell'altro. Un gesto che Joshua Plotnik, della Mahidol University in Thailandia, definisce "una posizione in cui si è molto vulnerabili perché si potrebbe ottenere dall'altro solamente un morso. Evidentemente può rappresentare l'invio all'altro di un segnale del tipo 'Sono qui per aiutarti, non per farti del male'".

Non solo il tocco. Gli elefanti, esattamente come farebbero gli esseri umani per calmare un bambino, emettono anche versi usando tonalità diverse dal solito. Come quando usiamo la nostra voce per calmare qualcuno.

Frans de Waal, della Emory University in Georgia, ha così definito i risultati dello studio: "Questo studio dimostra che gli elefanti quando vedono gli altri in difficoltà li raggiungono per calmarli non diversamente da come fanno anche gli scimpanzé o gli esseri umani che abbracciano qualcuno quando è agitato".

I comportamenti consololatori negli animali sono finora stati individuati in: grandi scimmie, cani ed in alcune specie di volatili.

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