
Cuno Amiet (1868 – 1961) è considerato uno dei più importanti pittori svizzeri. Dopo la sua formazione a Monaco, Parigi e in Bretagna, Amiet tornò in Svizzera. La sua opera è stata parzialmente influenzata da Ferdinand Hodler e Giovanni Segantini, che egli conobbe personalmente. Amiet ebbe contatti anche con altri artisti conosciuti quali Paul Klee, Wassily Kandinsky, Louis Moilliet, Heinrich Campendonk e Helmuth Macke.Dal 1906 fu membro dell’associazione artistica “Die Brücke”. L’artista sviluppò un’opera versatile, contrassegnata dall’uso forte dei colori e può essere considerato un importante intermediario tra il post impressionismo e l’espressionismo tedesco.La corrispondenza tra Cuno Amiet e Hermann Hesse, che prese avvio nel 1905, presenta una lunga interruzione. Tuttavia Cuno Amiet si mostrò un amico affidabile che offrì spesso aiuto e sostenne Hermann Hesse nelle sue necessità personali e finanziarie, diventandone il mediatore e trovando ad esempio compratori per i manoscritti illustrati di Hesse. Il contatto, nonostante le pause, non cessò mai e sopravvisse fino alla morte di Cuno Amiet. Hermann Hesse fece più volte visita al pittore e alla moglie Anna, a Oschwand presso Riedtwil, specialmente da quando, nel 1920, il figlio maggiore Bruno visse presso gli Amiet.Bruno, quale figlio in affidamento e allievo pittore di Cuno Amiet, fu un importante collegamento nel rapporto tra i due artisti. Dalle lettere ritrovate ne esce un gioco alterno tra l’avvicinamento e la distanza. Si riflette più volte la problematica della complementarietà, ma anche quella dell’individualismo, di personalità a volte così contrastanti: da una parte l’allegro Cuno Amiet, e dall’altra l’introverso e spesso schivo verso il pubblico, Hermann Hesse. Ci furono comunque molti momenti di vicinanza e di confidenza, come ad esempio le sedute per i tre ritratti che Amiet dipinse a Hesse. Nel 1931 Amiet illustrò, con delicati e minimalistici disegni, il romanzo di Hermann Hesse "Narciso e Boccadoro".La mostra è di concezione della Dr.ssa Ute Hübner che la elaborò per il Hermann-Hesse-Höri-Museum di Gaienhofen, sul lago di Costanza. L’esposizione venne adattata agli spazi a Montagnola, completata con la traduzione in italiano e arricchita con degli oggetti dell’archivio della Fondazione Hermann Hesse Montagnola.Saranno esposti oli e schizzi di Cuno Amiet, lettere, fotografie, libri e documenti originali. I prestiti provengono dagli eredi di Cuno Amiet e Hermann Hesse, così come dal Museo Hermann Hesse di Calw e dagli archivi letterari di Marbach e Berna.Catalogo in italiano e tedescoVernissage: Sabato, 3 aprile alle 18.30 al Museo Hermann Hesse MontagnolaDomenica di Pasqua, 4 aprile 2010 ore 17:00"La cura"Hesse si ricorda di medici e case di curaHermann Hesse dovette lottare con diversi malanni fisici; ernie, gotta, mal di schiena e dolore agli occhi, e anche insonnia. Inoltre visse delle fasi con disturbi depressivi.Sulle sue visite ai medici e ai sanatori scrisse alcuni testi molto divertenti e autoironici. La lettura presenta estratti da scritti poco conosciuti, da lettere e dal racconto "La cura", scritto nel 1923.Con Antonio Ballerio (italiano) e Rudolf Cornelius (tedesco)Nella gallery:- foto 1: Cuno Amiet, Autoritratto, 1944 (Proprietà privata)- foto 2: Cuno Amiet taglia i capelli a Bruno, 1921 (Proprietà privata)- foto 3: Cuno Amiet, Ritratto «Emil Sinclair» alias Hermann Hesse, 1919
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