
Da oggi, se bevete birra, lo farete per ricordare. E non per dimenticare. Almeno è quanto sostengono i ricercatori della Oregon State University, che hanno studiato gli effetti benefici di un determinato flavonoide contenuto nel luppolo nei confronti del cervello.
Per la precisione il xantumolo - questo il nome del flavonoide studiato - influenza positivamente il processo di palmitoilazione. Tale processo è responsabile della modificazione di determinate proteine. Tra queste vi sono proteine essenziali alla trasmissione intracellulare di segnali.
Il team, guidato dal Dr. Daniel Zamzow, ha analizzato a fondo gli effetti dello xantumolo, evidenziandone la capacità di accelerare il metabolismo, ridurre gli acidi grassi nel fegato e migliorare la flessibilità cognitiva.
Va comunque detto che la sperimentazione è avvenuta attraverso uno specifico integratore del flavonoide studiato. Assimilarne una quantità sufficiente attraverso la birra, vorrebbe dire berne almeno 2'000 litri al giorno. Quantità impossibile da raggiungere. Inoltre, con una quantità elevata di birra, gli effetti dello xantumolo sarebbero annullati dall'effetto meno salubre dell'alcol.
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