
Jennifer Lopez torna a recitare dopo la gravidanza e il suo film tratta un tema delicato...Dopo una prolungata lontananza dai riflettori per godersi con il marito Marc Anthony la tanto ambita doppia maternità, i gemellini Emme e Max, femminuccia e maschietto, sono nati il 22 febbraio 2008, eccola, a 40 anni (compiuti il 24 luglio), di nuovo sul set, a più di due dall’ultimo film.Per testimoniare il grande evento Vanity Fair Italia, che dedica la copertina a Jennifer Lopez, in edicola questa settimana è entrato in esclusiva a Hollywood, in un capannone degli studios, dove sono in corso le riprese di "The Back-Up Plan". Una commedia, seria però: la storia di una donna che, incapace di trovare l’uomo della sua vita, decide di diventare ugualmente madre, e ricorre all’inseminazione artificiale.Perché proprio questo film per il suo ritorno al cinema dopo la maternità? “Non credo sia un segreto che mi piacciono le commedie romantiche. Mi piace guardarle, mi piace esserne parte. E questa l’ho trovata "giusta" per me perché, a differenza di quasi tutte le altre, racconta una storia molto interessante, molto vera, molto attuale. Certo, sarà un film romantico e divertente, ma darà anche la possibilità di parlare di un tema sociale importante, la procreazione assistita”.E la Lopez chiarisce: “Forse perché ora sono madre anche io, forse perché sono arrivata a 40 anni e mi posso identificare con una coetanea che desidera avere figli, ho detto subito di sì”. Come è Zoe, il personaggio che interpreta? “Una donna sicura di sé, indipendente, realizzata professionalmente, soddisfatta di tutti gli aspetti della sua vita. Ma sa quello che vuole. Arrivata a un certo punto, si rende conto di non aver trovato l’uomo che fa per lei, e decide di farsi lo stesso una famiglia”.Le assomiglia? “Non direi. Non totalmente. Zoe sta bene anche da sola, e in questo non siamo affatto uguali. Io sono una di quelle persone che non si trovano a proprio agio se non si sentono parte di una grande famiglia: sono molto family oriented. Per altre cose, invece, siamo decisamente simili. Come me, Zoe è una donna che ama molto e molto si dà, che ha pochi amici, ma carissimi. Che sogna la carriera, l’indipendenza, il successo, e li persegue con determinazione”.A proposito del dibattito che c'è in Italia da anni sulla procreazione assistita e sulla legge che nel nostro Paese non permette a una donna non sposata di ricorrere alla fecondazione in vitro e se è sposata ma suo marito è sterile, non può neppure ricorrere alla fecondazione eterologa per diventare madre, la Lopez dice la sua.“Io penso sia sbagliatissimo pretendere di dire a una donna che cosa può o non può fare del suo corpo. Sicuramente le italiane non sono contente di questa situazione, e sarebbe meglio che anche i legislatori se ne rendessero conto”. Il fatto è che l’Italia è un Paese cattolico spiega Vanity e Jennifer risponde: “Questo lo so. Anche io sono cresciuta in un ambiente cattolico, e capisco perfettamente la situazione di cui mi sta parlando”. La procreazione assistita è un tema attuale anche perché, negli ultimi anni, le donne hanno spostato in avanti il loro orologio biologico.“Proprio di questo abbiamo voluto parlare. Gliel’ho detto che è una commedia contemporanea su una donna contemporanea. Anche solo vent’anni fa, di questo argomento non si sarebbe potuto parlare. Sono felice che ora si possa, che la società si sia evoluta”. Conclude l'attrice.Rumors.it
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata