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Jackie Chan a Locarno per il Pardo alla Carriera
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Redazione
21 ore fa
Il popolarissimo artista riceverà il premio il 9 agosto. Giona A. Nazzaro: "Nel cinema esiste un prima e un dopo Jackie Chan".

“Regista, produttore, attore, sceneggiatore, coreografo, cantante, atleta, stuntman temerario. Jackie Chan è una figura chiave del cinema asiatico di tutti i tempi, la cui influenza ha rimodellato l'immaginario contemporaneo riscrivendo le regole del cinema hollywoodiano". Parole del direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro, citato in un comunicato della kermesse. L'attore nato a Hong Kong riceverà il premio alla carriera del festival del film la sera di sabato 9 agosto. Durante il Festival, Jackie Chan introdurrà i film "Project A" (1983) e "Police Story" (1985), che lo vedono nel doppio ruolo di regista e attore protagonista. Domenica 10 agosto, aggiunge il Locarno Festival, sarà possibile incontrare Chan in una conversazione aperta al pubblico.

Spartiacque

Giona A. Nazzaro non esita a parlare di "un prima e un dopo Jackie Chan nel cinema": "Fin dagli anni della China Drama Academy sotto la guida del Maestro Yu Jim-Yuen, quando lavorò da giovanissimo come stuntman nel capolavoro di King Hu A Touch of Zen, Jackie Chan ha continuamente reinventato il cinema di arti marziali e non solo. Talento comico purissimo, ha fatto sua la lezione di Buster Keaton e del cinema delle origini, dando vita a capolavori che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Con una sensibilità degna del musical classico, ha creato una poetica del corpo in movimento senza precedenti".

La carriera

Attore, regista e volto delle arti marziali, "da quasi sessant’anni Jackie Chan è uno dei volti più riconoscibili del cinema internazionale, apprezzato in tutto il mondo per i suoi film, che hanno gettato un ponte tra Oriente e Occidente", scrive il Locarno Festival. "Dopo il suo esordio attoriale da giovanissimo negli anni Sessanta, nel 1978 raggiunge il grande successo con "Il serpente all’ombra dell’aquila" e "Drunken Master". Grazie alle sue audaci prodezze e a un carisma accattivante e spontaneo, nel decennio successivo l’equilibrio inedito di commedia e kung-fu proposto da Jackie Chan diventa ben presto, per la Golden Harvest – la leggendaria casa di produzione di Hong Kong –, il sinonimo stesso di successo al botteghino. La carriera di Chan dietro la macchina da presa, nelle vesti di regista di classici come Police Story (1985) o Armour of God (1986), arricchisce ulteriormente la sua immagine di artista unico ed eccentrico. Negli anni Novanta, Jackie Chan si afferma come la star di film d’azione più popolare in Asia. Corteggiato da Hollywood, nel giro di pochi anni la commedia Rush Hour (1998) ne consacra lo status di superstar globale come non era mai accaduto a nessuno prima di allora".