
Instagram, lanciata il 6 ottobre 2010 da Kevin Systrom e Mike Krieger che la vendettero due anni dopo a Facebook, compie 15 anni. Di recente ha raggiunto i tre miliardi di utenti attivi mensili nel mondo, doppiando la rivale TikTok.
Dal formato polaroid agli influencer
L'applicazione si presenta inizialmente come un'app solo per iPhone e nel logo ha un omaggio agli scatti vintage Polaroid. Diventa subito virale per la comunicazione attraverso le immagini e a poche settimane dal lancio il contatore dei download inizia a salire. Nel 2012, Mark Zuckerberg l'acquista per un miliardo di dollari, una cifra irrisoria visto il valore poi raggiunto. L'ultima stima ufficiale è del 2018 e ammonta a 100 miliardi di dollari. Dopo l'acquisto da parte dell'attuale Meta, Instagram cambia volto. Si aggiungono filtri, messaggi diretti, profili verificati e, grazie alla pubblicità, diventa una vetrina commerciale che favorisce la nascita di una professione nuova, i cosiddetti influencer. Ma le novità che fanno decollare l'app tra i più giovani sono le Storie e i video brevi, i reels.
Gli interessi privati al di sopra dei rischi per gli utenti
Ma non è tutto rose e fiori. Nel 2021, il Wall Street Journal pubblica un rapporto interno della società e le rivelazioni di una ex dipendente, Frances Haugen - poi sentita anche al Senato degli Stati Uniti - da cui emerge che l'azienda di Zuckerberg mette gli interessi privati al di sopra dei rischi per gli utenti, soprattutto dei più giovani. La piattaforma negli anni ha cercato di intensificare i controlli anche con l'intelligenza artificiale, lanciando anche profili dedicati ai teenager. Ma nel mondo è cresciuta sempre di più la consapevolezza da parte di istituzioni ed esperti di mettere un freno e più controlli a tutti i social media.