
Se sulla città di Londra piove, Buckingham Palace si ritrova in allerta. O meglio, i valletti della regina Elisabetta II devono darsi molto da fare. Per prima cosa, armarsi di secchi per raccogliere l'acqua piovana. Ma anche per porre al sicuro arazzi, tappeti, quadri e quant'altro di valore si trova nelle sale del palazzo reale. Non è uno scenario inventato, purtroppo. Le proprietà di sua maestà la regina d'Inghilterra stanno letteralmente cadendo a pezzi. E la nota reggia di Buckingham Palace, così come il castello di Windsor, non sono assolutamente estranei a tutto ciò.
Ma la regina non ha soldi. E le riparazioni delle molteplici proprietà costano troppo. Il rapporto del tesoriere della Royal Family consegnato al parlamento di Westminster è lampante. La regina possiede a malapena un milione di sterline in risparmi. Risparmi destinati a diminuire sempre più. E questo nonostante l'aumento del 22% di finanziamenti pubblici per i prossimi due anni destinati a Elisabetta II.
I costi delle varie ristrutturazioni, o almeno le riparazioni più urgenti, spetterebbero a circa un terzo delle proprietà di sua maestà. Per un totale di 50 milioni di sterline. Il totale dei finanziamenti pubblici che riceve la regina, ammontano - a seguito dell'aumento - a 37 milioni di sterline. Ma anche i questi, bastano a malapena a coprire i costi annui relativi allo stipendio dello staff reale, dei viaggi e dei molteplici, e quasi quotidiani, appuntamenti della regina.
Il dilemma della manutenzione e i costi legati al mantenimento delle varie proprietà, sono due grattacapi a cui il parlamento stesso avrebbe chiesto delucidazioni. E' un dato di fatto che nessun lavoro di manutenzione è stato eseguito a nessuna proprietà reale da quando Elisabetta II salì al trono 60 anni fa. Così sono continuamente saliti anche i costi delle proprietà stesse. E' un esempio l'aumento dei costi elettrici, pari al 14%, nel solo ultimo anno. Non perché la famiglia reale tenga le luci accese inutilmente. Anzi, la regina pretende che ogni luce venga spenta laddove le sale non vengono utilizzate. L'aumento è legato all'elettricità utilizzata per scaldare l'acqua, che utilizza boiler vecchi, appunto, di sessant'anni. Con nuove apparecchiature, dunque, si potrebbe almeno tagliare il costo dell'elettricità.
Vi sarebbe poi il Royal Train. Il treno usato dalla regina e dal principe Carlo per girare il Paese. Ma il gigante mobile su strada ferrata è di fatto un costo enorme. Oltre a essere consumato dall'usura, ha un'aspettativa di vita di 5 anni al massimo. Al termine di questi cinque anni, o dovrà essere smantellato (operazione che comunque comporterà dei costi), o essere restaurato con costi enormi. Attualmente il Royal Train viene usato circa sei volte all'anno.
Nonostante tutto, la regina si rifiuta di vendere alcune delle sue proprietà per recuperare i soldi atti ai costi di manodopera indispensabili per i suoi palazzi, ville e case.
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