
E' possibile capire lo stato d'animo di una persona guardando le espressioni sul viso di questa.Ciò sembra essere vero soprattutto nei confronti del gentil sesso.A testimoniarlo sono i ricercatori dell'Università di Glasgow che hanno deciso di studiare i visi di un migliaio tra uomini e donne al fine di "tentare di indovinare" le loro personalità.Lo studio, all'apparenza ridicolo ed inutile, ha invece evidenziato, come afferma lo specialista in psicologia delle interazioni sociali e coordinatore dell'indagine Rob Jenkins, una netta differenza tra uomini e donne.E' dimostrato come le persone attribuiscano determinate personalità a seconda dei lineamenti di una persona; vi sono inoltre determinati settori della scienza che collegano il carattere e la propensione a delinquere o meno a seconda dell'aspetto e dei tratti somatici (vedi la scienza fisiognomica).Ed è su tali basi che si è deciso di svolgere lo studio: sono state selezionate 1000 persone tra i lettori di "New Scientist" a cui è stata chiesta una foto su cui apparisse il primo piano del loro volto; gli stessi sono stati invitati a compilare un questionario online su cui veniva chiesta una descrizione dei tratti salienti del loro carattere.I ricercatori hanno poi suddiviso i volontari in quattro grandi gruppi, selezionati a seconda della caratteristica predominante della personalità: fortunati; spiritosi; religiosi e affidabili.Il team di ricerca ha poi provveduto a modificare le mille foto dei partecipanti; a ogni foto sono stati esaltati determinati tratti somatici (i più particolari e dunque caratteristici).Qui la ricerca entra nel vivo: le varie foto modificate sono state accoppiate a due a due; le coppie venivano selezionate in base al carattere (ogni coppia presentava caratteri opposti, ad esempio la foto di una persona affidabile affiancata a quella di una persona non affidabile). A questo punto le coppie selezionate sono state fatte vedere a 6500 utenti di un sito internet, chiedendo loro di individuare la personalità dei soggetti in foto semplicemente guardandoli.L'esperimento si è concluso con il seguente dato: è più semplice, e con minore percentuale di errore, individuare il carattere di una donna, guardandola in volto, rispetto a quello di un uomo (pochissimi tra gli osservatori hanno infatti attribuito al volto maschile la giusta personalità).Secondo il Dr. Jenkins il fenomeno avrebbe due possibili spiegazioni: 1) un volto femminile è complessivamente più ricco di informazioni o non c'è stata sincerità, o accuratezza, nelle descrizioni date dagli uomini; 2) c'è stata maggior cura nella scelta delle foto inviate dal gentil sesso.Lo studio ha comunque raccolto una serie interessante di dati che, se utilizzati per nuove e più approfondite ricerche, potrebbero far capitolare diversi pregiudizi riguardo le associazioni tra tratti somatici e individuazione caratteriale.
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