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Il cavaliere oscuro Ledger verso l'Oscar postumo
Redazione
17 anni fa
Grande attesa per «The Dark Knight» che esce il 23 luglio

«Non potete mandarmi via così», dice il perfido Joker in una scena del Cavaliere oscuro, l’ultimo episodio di Batman. «È vero», replica la critica, perché nell’ultima interpretazione della sua vita, Heath Ledger si è superato. «Ha dato prova del grande attore che è stato regalando, se possibile, anche qualche emozione in più rispetto al passato - spiega Sara Stewart del New York Post, che ha assistito all’anteprima ristrettissima organizzata a Los Angeles dal regista Chris Nolan -. Merita la nomination per l’Oscar e ha buone possibilità di vincere la statuetta per il miglior attore». Non è commozione per un grande scomparso troppo presto. È vero che, durante la proiezione, quando è entrato in scena per la prima volta Joker, è scattato in sala un lungo applauso. È vero inoltre che il ricordo della sua morte, avvenuta alcuni mesi fa per una miscela letale di farmaci, è ancora vivo. «Ma è il Ledger-Joker a meritarsi il riconoscimento postumo», dice Stewart, secondo cui l’attore ha perfezionato il ruolo arricchendo il personaggio di espressioni, come i repentini cambi di voce, il leccarsi compulsivo delle labbra e lo sbattere le palpebre forzatamente. «Heath ha cercato quello che c’era di nuovo nel personaggio - dice Nolan - , è arrivato vicino al limite. Il suo Joker è più giovane e minaccioso». Il cattivo di Gotham City uccide con spietata violenza e senza pensarci due volte, utilizzando soprattutto il coltello perché l’agonia così è più lunga e dolorosa: «Nei loro ultimi istanti di vita le persone mostrano veramente chi sono», dice Joker nel film, che esce il 18 luglio negli Stati Uniti e il 23 in Italia. Il cinismo ricorda il rock duro dei Sex Pistols, fonte di ispirazione, come spiegò lo stesso Ledger durante le riprese, e riporta alla mente il «drugo» Malcolm McDowell di Arancia meccanica. Tutto impreziosito da una trama brillante, attuale e piena di suspense, dove i cattivi sono banchieri aguzzini, boss criminali e funzionari corrotti, tenuti insieme dal fattore Joker. I presupposti per l’Oscar ci sono, e in questo modo il compianto Heath diventerebbe il sesto ad aver ricevuto la nomination postuma, dopo Jeanne Eagels per The Letter, James Dean per Il gigante e La valle dell’Eden, Spencer Tracy per Indovina chi viene a cena, Ralph Richardson per La leggenda di Tarzan e Peter Finch, unico vincitore per Network. TROVATI IN RETE: guardate il remake del trailer realizzato con il LEGO

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