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Il Bosco Sacro in fiore
Il Bosco Sacro in fiore
Il Bosco Sacro in fiore
Redazione
9 anni fa
Le pendici del Monte Gridone si stanno colorando dell'intenso giallo del maggiociondolo alpino

Ha inizio la spettacolare fioritura del Bosco Sacro di Mergugno. Il Candidato Parco Nazionale del Locarnese ospita sul suo territorio uno dei più preziosi gioielli naturalistici della Svizzera: l’antico Bosco Sacro di Mergugno, un bosco di maggiociondolo unico nel suo genere, un vero gioiello della flora insubrica, che si può visitare già questo sabato con un’escursione organizzata dalla Società ticinese di scienze naturali (STSN).

Ogni anno, nel mese di giugno, sulle pendici del Monte Gridone lo spettacolo si ripete: un’intera foresta di 35 ettari di maggiociondolo alpino (‘Laburnum alpinum’, o in dialetto brissaghese ‘Igher’) sfoggia decine di migliaia di lunghi grappoli di fiori profumati color giallo oro.

Dal piazzale di Mergugno, una piccola località situata a 1037 metri sul versante brissaghese del Monte Gridone e raggiungibile in automobile da Brissago in una ventina di minuti (visti i pochi posteggi a disposizione si consiglia di riservare il taxi-minibus Prato telefonando allo 079 331 33 33), s’imbocca un sentiero che offre una panoramica stupefacente sul Lago Maggiore e che porta al rifugio “al Legn” sull’Alpe Arolgia. Si può poi proseguire e scendere sull’altra costa, verso il Cortaccio, o ritornare sui propri passi. I primi maggiociondoli s’incontrano a circa 1200 metri di altezza, appena prima di un ampio pianoro chiamato “il Pislone”. Qui le condizioni geologiche e climatiche favoriscono lo sviluppo e la crescita del maggiociondolo alpino, che forma veri e propri popolamenti puri, unici nel loro genere in Svizzera. Nel Bosco Sacro di Mergugno, di questo raro alberello che di solito è più che altro un arbusto che non supera l’altezza di 6 metri, si possono ammirare esemplari di ben 10 metri di altezza con tronchi di quasi un metro di diametro. La presenza del maggiociondolo alpino nella regione è molto antica: foglie fossili, rinvenute presso il Lago d’Iseo, ne testimoniano la presenza nella zona dei nostri laghi già 60'000 anni fa.

Il maggiociondolo alpino, un piccolo albero delle leguminose imparentato con le robinie e le ginestre, è uno degli ultimi testimoni di una flora prealpina che decine di migliaia di anni or sono, assieme ad altre essenze oggi scomparse, come la Zelkova, un albero simile al carpino, confinato attualmente solo in poche località isolate dell’Europa meridionale, all’Ontano napoletano, oggi presente solo nel Sud Italia e in Corsica, e alla Douglasia, che è sopravvissuta solo nel Nord America, ricopriva tutta la regione dei laghi insubrici. Ad annientare questa flora è stato l’ultimo periodo glaciale.Che cosa abbia favorito la sopravvivenza del bosco di maggiociondolo sulle pendici del Gridone nel corso degli ultimi millenni lo si può solo supporre. Forse è stata la sua velenosità. Foglie, fiori, polline, semi, legno e corteccia contengono infatti citisina, un alcaloide estremamente velenoso per l'uomo, ma anche per animali domestici come capre e cavalli. Tuttavia alcuni animali selvatici, come lepri, conigli e cervi, se ne possono cibare senza problemi, ragione per cui il maggiociondolo era considerato in passato una pianta magica. Ecco perché lo scrittore J. R. R. Tolkien s’ispirò proprio al maggiociondolo per creare il suo “Laurelin”, uno dei due alberi mitologici che popolano la sua collezione di opere incompiute intitolata “Il Silmarillion”.Fatto sta che Il bosco in questione è già attestato negli statuti del 1289 e che già parecchi secoli or sono i brissaghesi lo hanno messo sotto tutela limitandone lo sfruttamento. Quando abbia ottenuto la denominazione di “Bosco Sacro” non à noto, ma la prima testimonianza scritta di questo nome risale all’inizio del 1800. In passato il maggiociondolo era noto anche come falso ebano, perché il legno compatto, duro e pesante di esemplari molto vecchi poteva essere usato in sostituzione dell'ebano per lavori al tornio e anche per fabbricare chiodi di legno, archi, strumenti musicali e recinzioni.Visita guidata

La Società ticinese di scienze naturali (STSN) organizza questo sabato un’escursione proprio al Bosco Sacro.

• Escursione guidata da Antonella Borsari.• Data: sabato 11 giugno 2016• Iscrizione: scrivendo a [email protected]• Adatto a Età: 0-6, 6-10, 10-14, 14-18, 18+, 20-40, 55+• Luogo di incontro: Ritrovo al parcheggio del supermercato Manor di Ascona alle ore 8.15. Ritorno per le 17.00. Portare pranzo al sacco.

In caso di brutto tempo si potrà consultare il 1600 a partire dalle 19.00 di venerdì sera oppure sul sito internet: http://www.stsn.ch/attivita/agenda/escursione-al-bosco-sacro-di-mergugno/

Per ulteriori informazioni vedi www.parconazionale.ch (riserve forestali)

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