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Il boom dei video e social network
Redazione
16 anni fa
Siti specializzati in video, come YouTube, e social networking, come Facebook, sono i protagonisti, oggi come oggi, di internet

Siti specializzati in video, come YouTube, e social networking, come Facebook, sono i protagonisti, oggi come oggi, di internet.A rivelarlo è l'ultimo rapporto Nielsen: dal 2003 a oggi vi è stato un incremento del 2000% sul tempo che gli utenti utilizzano nel guardare video; è invece del 71%, rispetto l'anno scorso, l'incremento del tempo utilizzato per i social network (di cui Facebook risulterebbe il primo).Un'ulteriore dato inerente il social network riguarda il numero di iscrizioni, che sarebbe aumentato, rispetto al 2003, dell'87%.I confronti con il 2003 non sono casuali; è infatti in quell'anno che sono nati i primi esempi di siti 2.0.Naturalmente il rapporto Nielsen non dimentica di contemplare anche l'internet mobile: negli USA l'utenza presso questo servizio è aumentata del 74%, questo tra gli anni 2007 e 2009.Stando ad alcuni storici questi incrementi, che riflettono il panorama di internet, sarebbero un punto di riflessione.Basti pensare che i social network superano la comunicazione tramite e-mail, mentre Twitter batte le comunicazioni su Facebook; tutto questo è successo nel solo febbraio del 2009.E' invece a fine 2008 che Facebook supera il rivale MySpace.Il rapporto Nielsen non finisce certo qui e, anzi, indaga oltre: i social network, in un solo anno, vedono crescere la loro utenza di 21 milioni di unità, di età compresa tra i 34 ed i 49 anni.Su Facebook la maggioranza dell'utenza sarebbe rappresentata da mamme, aventi in genere un figlio unico, e da giovani.I paesi in cui i social network vengono maggiormente utilizzati sono: Italia (73%), seguita da Brasile, Germania e Gran Bretagna.Oltre a quanto elencato sopra, bisogna pensare che esistono, oltre ai grandi come Facebook, anche altri siti 2,0 nel mondo, conosciuti e utilizzati solo in alcune nazioni: “Orkut” in Brasile; “Mixi” in Giappone; “Stayfriends”, “Wer-kent-wen” e “StudiVZ” in Germania.

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