
Sedici anni dopo la morte del boa di Ilona Staller, conosciuta come Cicciolina, viene a galla la verità. L'animale non fu ucciso da un topo, come raccontò l’agente della pornostar nel 1993, ma morì per un uso improprio fatto dalla pornostar. Come riporta Tgcom24, a fare emergere la verità sarebbe stato un ex collaboratore di Riccardo Schicchi, l'agende di Cicciolina, che si sarebbe confidato con Lorenzo Croce, presidente dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente.
"Secondo quanto mi è stato personalmente raccontato da un personaggio che allora conosceva bene i segreti di quel mondo - afferma Croce - il boa fu messo in una teca insieme ad un topo quando era ormai già morto e solo per quel motivo il roditore riuscì a rosicare parte del suo corpo, facendo sembrare quella la causa della morte del serpente. Ora purtroppo è tardi per intraprendere una causa per maltrattamento di animali contro la ex pornodiva o comunque contro chi ha messo in quegli anni a repentaglio la vita del serpente, ma sicuramente la verità è giusto che venga a galla e questo caso potrebbe essere un volano per i controlli ai serpenti che anche oggi vengono utilizzati nel mondo dello spettacolo, compresi quelli usati nei circhi. La fonte che vuole rimanere rigorosamente anonima - sottolinea Lorenzo Croce - ha confermato anche che la signora Staller non ha mai avuto nessun rapporto sessuale con cavalli o altri equidi come per anni si è voluto far credere".
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