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I titoli negativi sono "acchiappa click"
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Keystone-ats
un anno fa
La frequenza dei click aumenta mediamente del 2.3% se viene inserita una parola negativa all'interno del titolo. Lo ha dimostrato uno studio dei ricercatore del Politecnico federale di Zurigo, in collaborazione con gruppi di ricerca internazionali.

I titoli negativi fanno levitare il consumo di notizie online. Lo hanno dimostrato i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo, in collaborazione con gruppi di ricerca internazionali, grazie all'analisi di materiali della piattaforma mediatica Upworthy. L'impiego di termini come "wrong" (sbagliato), "bad" (cattivo) e "awful" (terribile) conduce a un alto numero di click. La piattaforma Upworthy è "uno dei pionieri del clickbait di maggior successo nella storia di Internet", scrivono i ricercatori nello studio pubblicato mercoledì sulla rivista Nature Human Behaviour. Il sito di notizie si prestava particolarmente ad essere analizzato, dato che da anni sperimenta con i suoi titoli, di cui ha anche testato di volta in volta diverse varianti. I ricercatori hanno misurato la frequenza dei click, numero che indica quante volte gli utenti cliccano sull'articolo - per leggerlo - dopo averne scorto il titolo. Sono stati contati circa 5,7 milioni di click su 105.000 articoli.

Un aumento di click del 2.3%

Complessivamente, la frequenza dei click è risultata variare da zero a poco meno del 15%, ma è aumentata mediamente del 2,3% grazie all'inserimento di una parola "negativa" all'interno del titolo. Parole dai connotati positivi come "love" (amore), "pretty" (carino) e "beautiful" (bello), al contrario, hanno animato i lettori in misura minore. L'effetto del vocabolario negativo si è dimostrato variabile in base alle aree tematiche: è stato più forte nelle notizie di politica ed economia, ma si è manifestato palesemente anche nei temi tipici di Upworthy, ossia "interessi umani", "istruzione e scuola" e "LGBT". L'effetto è stato notato meno in "intrattenimento" e "diritti delle donne e femminismo". "Nonostante Upworthy si descriva come un portale di notizie positive abbiamo constatato una deviazione verso i dati negativi", commentano gli autori dello studio. "Anche se i lettori di Upworthy hanno scelto questo portale per la sua rappresentazione positiva delle notizie, il linguaggio negativo ha aumentato il consumo di notizie, mentre quello positivo lo ha diminuito".