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I Rolling Stones sono stati accusati di plagio
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Redazione
un anno fa
La band è stata citata in giudizio da un cantautore che li accusa di “essersi appropriati indebitamente di molti elementi delle sue canzoni” per realizzare “Living in a Ghost Town”, singolo della band rock uscito nel 2020.

Le luci dei riflettori si riaccendono sui Rolling Stone, questa volta però il palcoscenico non è musicale, ma legale. La band è infatti stata accusata di plagio per “Living In A Ghost Town”, brano inedito uscito nel 2020 durante la pandemia. Sergio Garcia Fernandez, in arte “Angelslang”, ha denunciato gli “Stones” presso il tribunale di New Orleans. Secondo quanto riporta Billboard, l’accusa è quella “di aver violato il copyright di due cantoni: ‘So Sorry’ del 2006 e ‘Seed Of God’ del 2007”.

Il racconto di “Angelslang”

Stando a quanto riporta la rivista statunitense Fernandez sostiene che la nuova canzone incriminata sia stata creata “prendendo in prestito caratteristiche chiave dalle sue canzoni, tra cui le melodie vocali, le progressioni di accordi, i pattern di batteria, le parti di armonica, le parti di basso elettrico, i tempi e altre firme di chiave" di ‘So Sorry’ e "la progressione armonica e di accordi e la melodia" di ‘Seed of God’”. Non solo, stando al raccolto di “Angelslang” la demo “sarebbe stata data a un parente stretto di Mick Jagger, il quale avrebbe poi estrapolato alcuni elementi per creare la nuova canzone”.