
"Il laboratorio d'energia atomica" del dottor Gilbert ci parla di un epoca della storia americana in cui, come racconta Bill Bryson in "Vestivamo da Superman", il raffreddore si curava con le anfetamine, ci si disinfettava con il DDT e la gente a Las Vegas andava pazza per un tipo molto particolare di spettacolo: i test nucleari, da guardare dal vivo rigorosamente muniti di occhiali da sole. L'era nucleare, il baby boom, i favolosi anni '50: chiamatelo come volete, ma probabilmente solo in questo periodo storico si sarebbe potuto inventare un giocattolo per bambini che non solo conteneva minerali di uranio, assieme agli strumenti per analizzarli, ma invitava anche i giovani possessori a darsi da fare a cercare giacimenti del prezioso minerale. Lo Stato, infatti, premiava ogni scoperta con ben 10'000 dollari dell'epoca. La cosa forse più curiosa di questo kit, però, fu il suo fallimento: non per gli effetti nefasti delle radiazioni e i pericoli legati all'uranio, come potremmo pensare, bensì perchè il kit costava troppo: 50 dollari, che equivalgono a circa 520 del giorno d'oggi e che l'avrebbero reso quindi inaccessibile alla maggior parte delle famiglie.
Illustri successori
Se il kit nucleare è un caso del tutto particolare, soprattutto perchè non è stato ritirato dal mercato, non si può dire negli anni successivi che la lista dei danni prodotti da giocattoli non sia lunga e variegata. Dalla Barbie volante ritirata dal mercato per aver ferito più di 150 bambini al viso e agli occhi, agli Aqua Dots imbevuti di GHB (la droga dello stupro, per intenderci) alle banali freccette (fino agli anni '80 con punta in metallo). I danni però in tutti questi casi deriverebbero da accidentali errori di progettazione e non da un preciso intento educativo. Una delle caratteristiche infatti più pericolose di molti giocattoli è la presenza di parti staccabili, in particolar modo magneti, facilmente ingeribili dalle creature. Gli ultimi arrivati sui banchi dell'accusa sarebbero proprio i famosissimi Fidget Spinners, dai quali si staccherebbero parti metalliche che avrebbero provocato la morte di almeno un bambino, sempre negli Stati Uniti.
Il killer che non ti aspetti: il trampolino
C'è un nome però che balza agli onori della cronaca quando si parla di "giocattoli" problematici: il banale trampolino elastico, utilizzato da tutti, almeno una volta, durante le lezioni di ginnastica. Secondo l'Associazione Pediatrica Americana infatti, in uno studio svolto dal 2010 al 2014, i trampolini elastici sarebbero responsabili, nei soli Stati Uniti, di 90'000 incidenti all'anno. E, ancora una volta, i Simpson lo sapevano benissimo già nel 1993: nell'episodio "Il fanciullo interiore di Bart" infatti, sono illustrate chiaramente le conseguenze dell'utilizzo di questo diabolico attrezzo.
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