
Essere vegano non significa limitarsi a non mangiare carne, pesce e derivati animali o al non indossare vestiti o accessori in pelle. Scegliere di essere vegano è infatti una decisione etica, in cui l’animale viene considerato un proprio pari e non qualcosa al nostro servizio. Per questo motivo chi conduce una vita vegana è anche contrario a certe attività che coinvolgono gli animali, come l’equitazione. Questo sport non è infatti ritenuto etico in quanto prevede la sottomissione del cavallo. Sul sito veganok.com si legge infatti come questi animali vivano in spazi molto limitati e possono uscire sole poche ore al giorno; inoltre, i cavalli destinati a gareggiare subirebbero violenze fisiche. Insomma, le motivazioni che spingono i vegani a non intraprendere certe attività sono tante, al punto che in Finlandia sta letteralmente spopolando una versione vegana di questa disciplina, che – ovviamente – non prevede il coinvolgimento di equini: l’Hobbyhorsing.
Equitazione… senza cavallo
L’ultima moda vegan è quindi l’hobbyhorsing: una competizione equestre che tuttavia non prevede la presenza di cavalli, ma di bastoni con in cima la testa di un cavallo di pezza (per intenderci, il classico cavallo finto che cavalcano i bambini). In Finlandia questo “sport” ha preso piede al punto che da ormai dieci anni si svolgono delle vere e proprie competizioni con diverse discipline (dal dressage al salto), l’ultima delle quali si è svolta a giugno. Ma è solo negli ultimi mesi che questa nuova e particolare attività sta spopolando, al punto che la manifestazione del 2022 ha visto partecipare ben 1'500 persone. In sostanza, questo nuovo hobby accontenta un po’ tutti a dipendenza degli interessi: cavalcare, competere, allenare, creare cavalli, venderli, collezionarli e scambiarli, ma anche organizzare competizioni e gestire delle società. A far girare la voce su questo nuovo sport ci ha pensato il rapper e comico americano Kosha Dillz, che ha condiviso sul suo profilo Instagram il video di una di queste gare. L’associazione incaricata di organizzare queste manifestazioni (la Finnish Hobbyhorse Association) non ha nascosto che “è comprensibile che molti di coloro che hanno appena sentito parlare del nostro hobby siano più o meno confusi”.