Comunicazione
Gli svizzeri sono sempre meno fedeli al loro operatore telefonico
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
un anno fa
La clientela giovane è più propensa a cambiare società telecom di riferimento: quasi la metà degli abbonati sotto i 30 anni ha mutato operatore negli ultimi due anni. Il 57% di coloro che hanno più di 50 anni è legato alla stessa impresa per più di cinque anni, rispetto al 35% di chi ha meno di 40 anni.

Svizzeri sempre meno fedeli, perlomeno in materia di abbonamenti del cellulare: la quota di persone che ha lo stesso operatore da più di cinque anni è scesa al 53%, a fronte del 60% dell'anno scorso e al 68% del 2016. In Ticino (62%) la percentuale è più alta che in Romandia (53%) e nella Svizzera tedesca (46%), emerge da un sondaggio, cui hanno preso parte 2'600 persone, condotto da Bonus.ch, portale di comparazione online con sede a Losanna. La clientela giovane è più propensa a cambiare società telecom di riferimento: quasi la metà degli abbonati sotto i 30 anni ha mutato operatore negli ultimi due anni. Il 57% di coloro che hanno più di 50 anni è legato alla stessa impresa per più di cinque anni, rispetto al 35% di chi ha meno di 40 anni.

Vecchi e nuovi operatori

La durata della fedeltà varia peraltro notevolmente fra le singole aziende. Gli operatori storici come Swisscom e Sunrise possono ancora vantare i clienti meno propensi a lasciarli, tuttavia sulla scia della forte concorrenza sul mercato anche questi colossi hanno sempre maggiori difficoltà a fidelizzare i propri utenti: prova ne è il fatto che il tasso degli abbonati da oltre cinque anni è in calo rispetto all'anno scorso, sia per Swisscom (86% nel 2022 contro 81% nel 2023) che per Sunrise (62% contro 52%). Gli operatori più recenti, che spesso sono quelli che attuano le promozioni maggiormente aggressive, si distinguono per l'alto tasso di nuovi clienti: il 48% degli abbonati di Wingo e il 31% di quelli di Yallo sono affiliati da meno di un anno. Perché saltare il fosso? La metà degli interpellati spiega il passo con una proposta interessante della concorrenza, mentre il secondo motivo più comune per il cambio (18%) è l'insoddisfazione per il servizio offerto. La guerra dei prezzi e le offerte a tappeto, di grande impatto, hanno portato a una drastica riduzione dei prezzi. Mentre nel 2014 solo il 22% della popolazione svizzera pagava meno di 40 franchi per il proprio abbonamento, questa percentuale è praticamente raddoppiata nel 2023. Gli utenti si orientano inoltre sempre più verso abbonamenti mobili, preferendoli al prepagato: nel 2015 ad avere un abbonamento era il 76% del campione, quest'anno il tasso arriva al 93%.

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