
Ogni anno un po' prima. E negli ultimi anni considerevolmente prima. L'orologio delle risorse del pianeta avanza inesorabile segnando quanto più in fretta consumiamo ciò che la Terra ci mette a disposizione ed è in grado di rigenerare. Nel 2025, a livello globale, le risorse termineranno il 24 luglio. Significa che da venerdì in poi consumeremo qualcosa che non abbiamo, ed i nostri debiti nei confronti delle prossime generazioni aumenteranno ancora. Lo scorso anno la data era il primo agosto.
Non è troppo tardi per agire
Secondo il WWF il processo però non è irreversibile: si può ancora intervenire. Bisogna però sbrigarsi perchè il cosiddetto overshoot day arriva sempre prima. Il conto era cominciato negli 1970 quando le risorse finivano alla fine di dicembre. Da allora, quasi senza soluzione di continuità la nostra scorta si è erosa sempre di più. La scadenza non è omogenea: la Svizzera non se la cava affatto bene: l'overshoot day della repubblica dei 26 cantoni quest'anno è stato il 7 maggio. I peggiori nel 2025 sono stati Qatar e Lussemburgo (6 e 17 febbraio); andrà meglio di tutti a Indonesia (18 novembre) e Uruguay (17 dicembre). Ma il pianeta uno è.
Un debito di 22 anni
Attualmente, ricorda il WWF, la popolazione globale consuma l'equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, un ritmo che supera dell'80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri. Questo squilibrio è alla base delle peggiori crisi ambientali della nostra epoca: la perdita di biodiversità, la deforestazione, il degrado del suolo, l'esaurimento delle risorse (crisi idrica, collasso di stock ittici) fino all'accumulo di gas serra. Complessivamente il debito cumulativo nei confronti del pianeta è di 22 anni. Ciò significa che se volessimo recuperare questo debito, al pianeta sarebbero necessari 22 anni di piena produttività ecologica. Un calcolo però, solo teorico perché ad oggi non tutta la capacità rigenerativa è più intatta (abbiamo perso intere foreste, eroso i suoli, impoverito i mari) e alcuni danni che abbiamo provocato sono ormai irreversibili (come le specie che si sono estinte o i ghiacciai sciolti). Inoltre, la crisi climatica in corso aggrava ulteriormente la capacità del pianeta di rigenerarsi.
Come intervenire
Per riportare l'umanità in equilibrio con le risorse terrestri (ovvero far coincidere l'Overshoot Day con il 31 dicembre) occorre ridurre l'impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali. È possibile spostare la data dell'Overshoot agendo in cinque settori strategici: transizione energetica, economia circolare, alimentazione sostenibile, mobilità verde, politiche globali più stringenti per la tutela ambientale. Se riuscissimo a spostare l'Overshoot Day di 5 giorni all'anno, entro il 2050 torneremmo in equilibrio con le risorse del pianeta.