
"Ele A, la migliore rapper d'Italia è svizzera". Rolling Stone Italia non ha usato mezze misure per descrivere la giovane artista malcantonese che si sta facendo strada nel mondo del rap a soli 23 anni, portando la sua musica sui palchi internazionali. E ora, dopo alcuni EP (una pubblicazione più lunga di un singolo, ma più corta di un album, ndr) è uscita con "Pixel", il suo primo album. "Sono molto contenta, ci sono canzoni che non vedevo l'ora di pubblicare. Adesso sono brani 'di tutti' che posso suonare ovunque", racconta a Ticinonews, precisando che "non era molto d'accordo con il titolo scelto dalla rivista italiana, perché la musica è molto soggettiva". Ma si dice comunque "onorata". Inoltre, dal 7 novembre partirà con un tour europeo che farà tappa, tra gli altri, a Zurigo, Londra, Barcellona, Parigi e Bruxelles.
"Ogni canzone ha la sua storia"
"Pixel" è composto da 13 tracce. "Ogni canzone ha la sua storia; ci sono brani che ho scritto senza pensare al fatto che poi dovessero essere ascoltati da qualcuno, altri in cui ho messo un'idea in musica, e altri ancora per i quali sono partita dal beat e dalla parte strumentale. Ogni canzone ha la sua storia e ho cercato di metterle insieme per creare un'immagine pixelata". Il titolo, invece, si può spiegare per due motivi principali. "Il primo è che non volevo fare un concept album, bensì creare tanti piccoli pixel che uniti formano un'immagine sensata". Il secondo "riguarda la nostalgia, un aspetto presente in tutti i miei progetti e che rappresenta una delle mie sensazioni preferite, anche se a volte è abbastanza doloroso".
"Sono onorata di avere Guè nell'album"
Ele A non è sola in "Pixel", ma può vantare delle collaborazioni con Guè e Colapesce. "Avere Guè nell'album è importantissimo, non credevo fosse possibile in così poco tempo. Per me lui è il re del rap italiano, quindi sono onorata di averlo nel mio progetto". Featuring che "sono nati molto spontaneamente" e "fatti con persone con cui mi trovo molto bene a livello personale", conclude.
